“L’apertura del viadotto dell’Intagliata rappresenta una importante risposta alla richiesta di miglioramento dei collegamenti viari tra le comunità dell’Alto Sauro e dell’area più interna della Val d’Agri – ha spiegato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza – creando i presupposti per una vera e propria città-territorio, con numeri e densità abitative più utili a sostenere processi di crescita e di sviluppo, non solo legati a temporanei insediamenti per le estrazioni petrolifere, ma durevolmente radicati nella fruibilità delle risorse naturalistico-ambientali dell’area e a sostegno degli insediamenti agricoli, artigianali e produttivi già presenti e da rafforzare ed incentivarne la nascita di altri. Tutto ciò è stato reso necessario dalle risorse del Programma operativo Val d’Agri, finanziate con le royalty del petrolio, che nei prossimi anni vedrà investimenti e cantieri per 40 milioni di euro, tesi ad avvicinare i comuni della Val d’Agri e del Sauro a quelli della fondovalle dell’Agri. L’inaugurazione del viadotto – ha continuato Lacorazza – non significa rinunciare alla grande idea e prospettiva della trasversale Lauria-Melfi-Candela, il cui tracciato può essere ragionato e calibrato rispetto alle risorse disponibili, ma è il segno tangibile che il tema delle infrastrutture e l’utilizzo delle royalty petrolifere possono incontrarsi felicemente. I 180 milioni di euro disponibili per la Saurina, a fronte dei 380 che occorrerebbero per realizzarla e il completamento della sp 32 di collegamento fondovalle Basentana-Camastra sono elementi certi dai quali partire per riflettere e decidere nei prossimi mesi sul collegamento Sauro-Camastra”.
Secondo il presidente Lacorazza, “si ripropongono al confronto e alle scelte anche il collegamento Potenza-Melfi e Potenza-Bari e Murgia Pollino. Completare le incompiute, rafforzare le trasversali di collegamento tra le fondivalle, avvicinare tra di loro i comuni e dare centralità alla città di Potenza potenziandone la naturale vocazione di raccordo tra le aree interne e con i principali snodi di Salerno, Bari e Foggia – ha concluso il presidente – sono scelte che certamente possono aiutare l’interso sistema regione rafforzando l’unità delle province e valorizzando ancora di più lo straordinario patrimonio che offre la città di Matera. Credo che questi punti possano essere il primo vero banco di prova bipartisan sul quale misurare l’effettiva volontà di dialogo concreto tra la Basilicata ed il governo nazionale e tra i diversi schieramenti politici”.
Per l’assessore Valluzzi, “l’apertura del viadotto rappresenta un ulteriore tassello nel processo di ammodernamento della viabilità di collegamento verso i centri dell’Alto Sauro, a cui si aggiungerà, nei prossimi mesi, a chiusura del procedimento amministrativo di aggiudicazione, la consegna dei lavori di adeguamento della strada di fondovalle Fiumarella di Armento, finanziata anche’essa con le royalty del petrolio. Risultati attesi da molti anni – ha concluso Valluzzi – frutto di un lungo ed incessante lavoro istituzionale condotto a vari livelli e senza soluzione di continuità dalle amministrazioni e dai gruppi dirigenti che si sono succeduti al governo di Regione, Provincia e Comuni”.
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