Il termine Verde Urbano ha diversi significati e altrettanto differenti definizioni tanto da poter essere considerato un asserto secondo cui quanto più un termine risulta ambiguo tanto più dà adito ad interpretazione. Ma purtroppo, le interpretazioni di molti politici addetti al “ramo” spesso non considerano, erroneamente, le numerose azioni positive che il verde pubblico può svolgere.
Siamo costretti quindi, visto lo stato di completo abbandono del verde cittadino, a ricordarne alcune: effetto di miglioramento del microclima, fissazione dell’anidride carbonica, controllo dell’erosione del suolo e, non ultima, una benefica azione psicologica rilassante. Pertanto sarebbe bene che l’attuale disattenta amministrazione comunale mettesse in essere innanzitutto un adeguato verde pubblico con manutenzioni periodiche, migliorando e implementando i parchi attrezzati (vedi Montereale), prima ancora di richiamare i cittadini al “rispetto del verde pubblico”. La differenza tra un potentino e un cittadino elvetico consiste anche nella possibilità per quest’ultimo di trovare un cestino, una panchina, una fontana ed un’aiuola da considerarsi tale. L’ambiente in cui noi viviamo ci condiziona psicologicamente ed in particolar modo condiziona il comportamento delle nuove generazioni (un esempio ci è dato dai numerosi bimbi costretti a giocare su lerce attrezzature ludico-ricreative di Monterale). Non intendiamo e nemmeno possiamo scusare gli Assessori, che lamentano scarsi fondi, anzi consigliamo loro di seguire un corso accelerato di formazione “in reperimento fondi” dal Sindaco, il quale è riuscito a reperire ben 500.000 euro per la mostra “Verità e Bellezza Realismo Russo”. A tal proposito ci preme sottolineare che forse esisteva qualche urgenza da risolvere un “pochino” più importante di una mostra “temporanea” di pittura. Non restiamo però assolutamente stupiti dall’assurdità della scaletta delle priorità che il Sindaco ha in agenda, in quanto è ancora vivido il ricordo della sua azione di governo come Presidente Provinciale che inaugurava mostre a discapito delle mostruose buche presenti sulla rete viaria provinciale.
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