GIORNATA EUROPEA: VACCARO (UIL), ACCELERAZIONE E QUALITA’ SPESA COMUNITARIA RESTA PRIORITA’

“Mentre è innegabile che stia aumentando tra i lavoratori europei il cosiddetto “sentimento euroscettico” diffondere oggi in occasione della Giornata dedicata all’Ue risultati di un’indagine secondo i quali il 57% dei lucani riterrebbero “molto efficace” la spesa comunitaria nella nostra regione e il 50% “abbastanza efficace” non credo serva molto a invertire quella tendenza di euroscetticismo o comunque a rasserenare il clima di sfiducia”. E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della UIL Carmine Vaccaro ricordando che secondo il quinto monitoraggio della UIL sulla spesa comunitaria, entro il 31 dicembre 2011 la Regione Basilicata per il Programma di Fondi Strutturali Europei (FSE-FESR messi insieme) deve impegnare risorse per 379 milioni di euro (il 120 per cento in più sul totale impegnato al 31 dicembre 2010) e deve spendere risorse per 265 milioni di euro (il 141 per cento in più del totale speso al 31 dicembre 2010). Alla luce di queste cifre, non mi pare – aggiunge – ci sia spazio per commenti entusiastici. Tra l’altro in occasione del recente Primo Maggio a Palazzo San Gervasio insieme a Cisl e a Cgil abbiamo fatto della celerità e della qualità di spesa dei fondi comunitari una questione fondamentale per imprimere una svolta nelle politiche regionali di sviluppo ed occupazione, da affrontare nel nuovo processo concertativo sollecitato. Come sindacato nutriamo un’unica speranza – dice – ed e’ quella di trasformare l’Europa in un’area competitiva basandoci sulla cosiddetta economia della conoscenza. Ma per ottenere questo risultato bisogna fare investimenti sulle persone. Purtroppo le scelte di politica economica in Europa vanno esattamente in senso contrario e l’unica cosa di cui si parla e’ la riduzione del debito pubblico e della spesa pubblica. Ma dove troveremo allora – prosegue – le risorse per fare tutti quegli investimenti di cui abbiamo bisogno?”. Secondo il segretario della Uil l’unica soluzione e’ che l’Europa stessa se ne faccia carico “investendo almeno un po’ delle risorse europee in due cose semplici: da un lato la ricerca e l’istruzione, dall’altro l’avviamento di infrastrutture che alla Basilicata servono come l’aria che respiriamo. Da questo punto di vista una buona programmazione dei Fondi Strutturali Europei, integrata con la programmazione delle risorse ordinarie, contribuirebbe in modo significativo a ridurre non solo il divario fra il Sud ed il resto del Paese, ma anche a ridare “ossigeno” a tutto il nostro sistema produttivo. Perché è chiaro che, a questo punto si deve guardare prima di tutto alla quantità della spesa, ma ciò non deve, però significare, perdere di vista l’obiettivo originario dei Fondi Comunitari: assicurare “addizionalità” rispetto alla spesa ordinaria e ridurre i divari territoriali”.

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