Ci mancava solo il “condono per i falsi invalidi” a completare l’opera di un Governo che procede imperterrito verso lo smantellamento dello stato sociale.Si modifica la soglia di invalidità per far rientrare le pensioni di 256.00 €, si mettono le mani sulla indennità di accompagnamento per lasciarla solo ai soggetti che stanno allo stato vegetativo, e poi si vanno a condonare i falsi invalidi. Lo denuncia il Segretario dell’ UFFICIO H della U I L di Basilicata Graziano Stingo.

Stiamo parlando della stesura di un emendamento, da parte del leghista Massimo Garavaglia, vicepresidente della Commissione che propone ai falsi invalidi di uscire allo scoperto nell’arco di sei mesi, senza nessuna condanna. A questi signori si dice più o meno che non gli accadrà nulla.

Ma siamo in un paese civile o siamo diventati appartenenti alla repubblica delle banane?

Così, oltre a farla in barba all’ INPS che effettuerà innumerevoli controlli da qui al 2012, la si fa in barba anche ai veri invalidi che si vedranno tolti la pensione per un capriccio del Ministro dell’Economia.

Ma non si era detto che dovevamo scovare i falsi invalidi per poi fare quadrare i conti? Dovevano dare una mano a far questo anche le associazioni di categoria e i sindacati, segnalando eventuali casi di falsi invalidi, che oltre a percepire una pensione di invalidità falsa, si sono appropriati di un posto di lavoro che non gli spetta togliendo la possibilità ad un vero invalido, visto che sono sempre meno i posti per assumere i veri invalidi.

Allora cominciamo dalla nostra Basilicata a dare un segno di civiltà, segnalando agli organi competenti le ingiustizie e le irregolarità che dovessero esserci.

La UIL UFFICIO H Basilicata rivolge un appello a tutti coloro che sanno di tali irregolarità e che magari vogliono fare una segnalazione, ma non si vogliono mettere in queste situazioni;

se non volete farlo voi, mettete a conoscenza gli organi competenti come: Guardia di Finanza, Carabinieri, l’Ufficio Provinciale del Lavoro o se lo ritenete giusto anche alla nostra organizzazione, ai seguenti recapiti: tel /fax 0835/554313 o scrivete alla UIL UFFICIO H della Basilicata, via Aldo Moro n°4 o mandate una mail al seguente indirizzo: [email protected]; e noi saremo felici di dare una mano a togliere il marcio e consentire al vero disabile di godersi la meritata pensione di invalidità o il proprio posto di lavoro.

Dobbiamo dare esempio di civiltà e rispetto a chi non riesce a far sentire la propria voce. Facciamo un appello anche ai tanti presidenti di associazioni che si occupano di disabilità o invalidità, o ancora a quei presidenti provinciali e regionali delle associazioni di categoria, tutti dobbiamo contribuire a una vera e propria riorganizzazione mettendo nella condizione gli enti predisposti a fare chiarezza.

Proprio alle associazioni voglio rivolgere un appello: siate chiari e sinceri quando presentate alla Regione il numero degli iscritti; è inutile abbondare ed aumentare il numero degli stessi solo per prendere più fondi, poiché si toglie ossigeno alle altre associazioni più piccole, ma magari molto più funzionali.

 

 

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