Apprendiamo oggi ‘la rivoluzione’ tecnologica che verrà adottata dal 1 dicembre dalla Polizia Locale di Potenza: il progetto ‘ street control’. Un sistema di controllo   

che prevede una telecamera, dotata di un software in grado di rilevare le targhe di tutti i veicoli parcheggiati lungo le arterie cittadine. La telecamera, montata sulle auto della Polizia Locale, rileva la targa del veicolo e allo stesso tempo la geolocalizza e la censisce. Poi invia i dati all’applicazione presente sugli smartphone degli agenti. Gli agenti verificheranno la posizione dei veicoli e decideranno loro se il veicolo è o meno in divieto e compileranno nell’immediato l’accertamento che sarà inviato telematicamente agli uffici della Polizia locale.

Riteniamo che il progetto possa essere utile anche alla prevenzione del fenomeno dilagante della prostituzione in città, fenomeno concentrato in zone periferiche e in particolare in vie site nella zona industriale.

Quello della prostituzione è un allarme che avevamo lanciato già diverse settimane fa, sollecitando l’amministrazione comunale ad intervenire per salvaguardare il decoro pubblico e per aiutare queste donne, ormai ‘invisibili’, spesso costrette a vendere il loro corpo.

In vista della giornata nazionale contro la violenza sulle donne lanciamo come Fratelli d’Italia e Dipartimento Pari opportunità la proposta di: posizionare nuovi cartelli stradali di divieto di sosta e fermata e rendere capillare la presenza della Polizia Locale, al fine di eliminare il degrado e il disagio sociale e migliorare nel contempo la circolazione stradale. I nuovi cartelli di divieto di sosta e soprattutto di fermata, con l’esclusione delle emergenze e del carico e scarico presso le attività produttive limitrofe, se installati lungo le vie maggiormente frequentate dalle prostitute, rappresenterebbero un deterrente a tale attività che mortifica la donna.

In questo modo si potrà ottimizzare un sistema già in uso ai vigili anche per disincentivare i clienti ad alimentare un mercato della prostituzione che mina il decoro pubblico e la dignità delle donne coinvolte.

Non è un mezzo con cui possiamo sgominare la prostituzione, ma è una prima tappa per attenuare il fenomeno.

Ci auguriamo, infine, che la sensibilità dei componenti della nostra giunta comunale a tali argomenti ci aiuti a rendere concreta questa proposta e non venga inglobata e nel vortice dei protagonismi dei singoli .

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