Apprendistato, una porta di accesso al lavoro. Cgil, Cisl e Uil sollecitano l’avvio dell’apprendistato professionalizzante per dare una concreta opportunità di qualificazione e lavoro ai giovani lucani
Cgil, Cisl e Uil di Basilicata con una lettera inviata al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, e all’assessore regionale al Lavoro, Rosa Mastrosimone, sollecitano l’avvio del confronto con le parti sociali e la rapida approvazione delle norme attuative in materia di formazione previste dalla legge regionale n. 28 del 2006 per dare il definitivo semaforo verde all’apprendistato professionalizzante. Per i segretari confederali Antonio Pepe, Nino Falotico e Carmine Vaccaro “non si può indugiare oltre su uno strumento di fondamentale importanza, soprattutto nel panorama asfittico del mercato del lavoro in Basilicata, investito drammaticamente da una crisi che è allo stesso tempo strutturale e congiunturale. L’apprendistato professionalizzante – continuano Pepe, Falotico e Vaccaro – può rappresentare una boccata di ossigeno per le imprese e contribuire a creare alcune migliaia di nuovi posti di lavoro senza costi aggiuntivi per la pubblica amministrazione”.
L’apprendistato professionalizzante è stato varato con il decreto legislativo n. 276 del 2003 e prevede la possibilità per il lavoratore di conseguire una qualifica professionale attraverso un percorso misto di formazione-lavoro in azienda. La norma prevede, inoltre, la costituzione di un repertorio regionale dei profili formativi che darebbe un valore certificato alla professionalità conseguita sul campo dall’apprendista. La Basilicata, secondo una recente rilevazione Istat (2009) ha uno dei tassi di disoccupazione giovanile più alti del paese: il 38,3 per cento a fronte di una media nazionale del 25,4. Inoltre, il 24,3 per cento dei giovani lucani di età compresa tra i 15 e i 29 anni non lavorano e non studiano.
Per i segretari di Cgil, Cisl e Uil “alla luce di questi dati è necessario che la Regione preveda, come già prevede la legge regionale, un forte incentivo a valle del percorso di apprendistato per tutte quelle aziende che attivano contratti di lavoro a tempo indeterminato per i lavoratori che hanno completato positivamente il percorso previsto dai progetti di apprendistato professionalizzante. Questo consentirebbe – spiegano Pepe, Falotico e Vaccaro – di creare nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani, contribuendo così in maniera determinante a ridurre la disoccupazione giovanile, che in Basilicata fa segnare livelli di gran lunga superiori alla media nazionale. Infine – concludono i tre dirigenti sindacali – la formula dell’apprendistato consentirebbe di alla platea dei giovani che non lavorano e non studiano di rientrare nella popolazione attiva e di contribuire così alla crescita generale dell’economia regionale”.
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