Con Bardi… ci stiamo!!! Si, serve una guida civica autorevole, credibile, determinata. Serve una guida indipendente e al di sopra delle parti,   

scevra da obblighi personali, legami di partito, brame di carrierismo… un esponente della società civile competente e realizzato, in grado di garantire le istanze dei territori e delle popolazioni senza compromessi o eventuali debolezze derivanti da pressioni esterne, capace di ripristinare la legalità e il rispetto delle regole… in altre parole un uomo con la schiena dritta e un alto senso della comunità e delle istituzioni. Non c’è alcun dubbio, serve una guida civica distante dall’atavica classe politica lucana che ha sempre mostrato un sentimento ossessivo del dominio sul territorio e un comportamento prevaricante nei confronti della collettività, utilizzando la pubblica amministrazione come una sorta di consorteria al servizio dei “professionisti” della politica. È impensabile anche solo immaginare di affidare il cambiamento agli stessi soggetti che hanno determinato l’urgenza di un radicale rinnovamento dopo aver trascinato la Basilicata nel baratro della povertà, dell’abbandono e del degrado. È indispensabile assicurare alla nostra regione un presidente in grado di dar seguito alle istanze delle popolazioni e alle esigenze dei territori, imprescindibili caratteristiche identificate nella persona del generale della Guardia di Finanza Vito Bardi. È chiaro a tutti che non sia più possibile attendere oltre, bisogna necessariamente contrapporsi e rimuovere definitivamente tutti gli apparati e le filiere clientelari volte al rastrellamento del consenso anche attraverso sistemi illeciti, raccomandazioni, ricatti e deplorevoli forme di asservimento. Sono ormai lontani i tempi in cui il civismo restava confinato ai margini della politica, improvvisamente sono diventati tutti civici, ambientalisti e dediti al sociale, opportunisti vecchi e nuovi, politici consumati e logorati dal potere in cerca di nuova vita sotto le vesti del civismo e dell’associazionismo, un inganno impudente, irrispettoso e nemmeno troppo velato, ordito con metodi spesso discutibili e intenzionalmente imbonitori per creare false aspettative, specialmente tra le fasce più deboli, tra i giovani in difficoltà e le famiglie in affanno, in cambio del voto e del sostegno obbligato. Il “peccato capitale”, tra i tanti perpetrati dai nostri politici di mestiere, è stato l’infido tentativo di sottomettere un’intera popolazione alle logiche della politica e non già, come invece avrebbe dovuto essere, ponendo la politica al servizio del territorio e delle comunità. Le persone devono ritrovare fiducia nel futuro, i cittadini devono diventare partecipi e rendersi artefici del proprio destino, liberandosi da quell’asfissiante familismo amorale “alimentato” e “studiato” ad arte per dividere e non per unire. È appunto in quest’ottica che la nostra piattaforma, autenticamente civica e con una lunga storia di libertà, attivismo e impegno sul territorio, ha visto in Vito Bardi la figura maggiormente appropriata e affidabile alla quale assegnare il difficile compito di proiettare la Basilicata verso un vero e profondo cambiamento. Associazione La Quinta Porta

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