Sulla questione della rete ferroviaria lucana, dalla necessità di rinnovare la rete ferrata, risalente alla fine dell’ 800, al completamento della tratta Matera – Ferrandina al Frecciarossa stiamo assistendo ad un vero e proprio teatrino.    

Forse a molti è sfuggito che, rispondendo alla nostra interrogazione sulla situazione dei contratti con Ferrovie dello Stato – ricorderete la polemica dei debiti della Regione con l’azienda – l’Assessore Benedetto ci fa sapere che dal 31 dicembre 2014 questi contratti non sono stati ancora conclusi e che è solo perché si tratta di servizio pubblico non è stato sospeso. Il ritardo nella stipulazione dei contratti vi è anche con le FAL. Per non parlare dei problemi con COTRAB.

Da due anni, in pratica, il Governo regionale presieduto da Pittella è rimasto immobile alla finestra. Di chi sarà la colpa, questa volta? Certo, non dei predecessori.

Il sistema dei trasporti, in Basilicata, è al collasso: obsoleto e non più rispondente alle necessità di quel mondo globale che tanto piace a Pittella. Ma cosa si è fatto in 31 mesi di rivoluzione? Nulla, a quanto ci riferisce l’Assessore Benedetto.

E sì che la situazione generale è disastrosa. Tanto disastrosa da spingere l’ex Assessore Berlinguer a fare una segnalazione all’Antitrust. Il motivo è semplice: comparando i contratti con i vari gestori (FAL, FS e COTRAB), vi sono sproporzioni notevoli. La differenza tra FAL e COTRAB è di due volte e mezzo, quattro euro e trenta a chilometro per le FAL, un euro e ottantanove, con la rivalutazione, per COTRAB.

Non è concepibile che in due anni non si è riusciti a mettere intorno ad un tavolo le FAL e FS. Soprattutto se si pensa che, in questi due anni in cui i contratti andavano rinnovati, le spese per la Regione sono rimasti tali. Quanto avrebbe risparmiato il cittadino lucano se alla scadenza fossero stati ricontrattati i costi?

L’inerzia della Regione ci costa sempre più cara. Certo, quando non si innervosisce, Pittella in tv viene bene, ma gli consigliamo di frequentare di più il Palazzo di Viale Verrastro, in modo da affrontare i reali problemi dei Lucani.

Siamo consapevoli che 40 milioni per il servizio trasporti sono briciole in confronto ai milioni promessi dall’imprenditore egiziano per sostenere il piano di ripopolamento della Basilicata, ma se si iniziasse a risparmiare, in vista dell’avvento dei ‘nuovi cittadini’ lucani non sarebbe male.

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