Nel giro di quattro anni il costo per lo smaltimento dei rifiuti è passato per la città di Potenza da 90 euro a tonnellata a 140 euro a tonnellata, senza che si sia messo mano ad una qualche azione strutturale che consenta di sottrarsi a questa drammatica escalation di costi. Ci si trova a farsi carico del trasporto dei rifiutidi altri comuni del circondario attraverso una operazione di preconferimento la cui utilità appare almeno dubbia, mancando il ruolo del capoluogo in una fase intermedia di lavorazione dei rifiuti , che porti adabbassare drasticamente il costo dei trasporti. A tutto questo si aggiungono un impianto obsoleto di termovalorizzazione e la drammatica mancanza di aree per discariche.
Il gruppo dei Popolari Uniti manifesta profondo sconcerto per la mancanza di un piano industriale che programmi una razionalizzazionedel servizio attraverso scelte drastiche di riduzione dei rifiuti da conferimento, con al centro la raccolta differenziata. La situazione finanziaria del comune capoluogo ha bisogno di una politica coraggiosa ed innovativa nella gestione di tutti i servizi, ma , dati i costi, diventa imperativo che almeno quello della raccolta si proponga obiettivi di concreta riduzione dei costi in tempi brevi. C’è, sullo sfondo, una insufficienza di relazioni con la Provincia e la Regione, le quali sembrano dimenticare che i due camuni capoluoghi sono quelli chiamati a sostenere il maggior carico di una non sufficiente programmazione del ciclo di smaltimento. Ecco perché, consideriamo quanto meno intempestivo il ricorso all’aumento delle indennità dei consiglieri dell’azienda. Un brutto segnale lanciato in concomitanza con la richiesta ai cittadini di un consistente aggravio della Tarsu.. Rispetto a questi comportamenti i Popolari Uniti esprimono tutte le loro perplessità. E chiedono che il Consiglio comunale si ripieghi con urgenza nell’esame della situazione.
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