La Giunta Regionale con la delibera n. 2219 del 29/12/2010 proposta dal Dipartimento Ambiente guidato dal vice presidente Agatino Mancusi, nonché segretario regionale dell’Udc, ha approvato con un finanziamento di 83mila euro il progetto “Verdino”, proposto dall’associazione Ameno il cui presidente è Giovanni Pelliccia. …………….

Ma è lo stesso Giovanni Pelliccia che ricopre l’incarico di segretario regionale giovanile dell’Udc? Abbiamo presentato un’interrogazione chiedendo al Presidente De Filippo di sciogliere l’arcano, nel caso affermativo se fosse consapevole di tale rapporto, se ha intenzione di sospendere la delibera e quali inevitabili “provvedimenti politici” intende adottare. La stessa velocità con cui è stata approvata la pratica è emblematica, la proposta dell’associazione è stata protocollata al Dipartimento Ambiente della Regione il 13 dicembre, ed in soli 16 giorni compresi i giorni di festa, acquisisce il parere favorevole dell’Autorità di Gestione PO FESR 2007/2013 Basilicata (22 dicembre) e l’approvazione della Giunta, appunto proprio il 29. Un regalo di fine anno, in meno di 12 giorni lavorativi, e vista la notoria lentezza della burocrazia regionale è un vero miracolo. Un atto che chiaramente evidenzia una gestione personalistica della cosa pubblica, dove le “cose che interessano” procedono a vele spiegate, contraddistinte, in questo caso, dal gonfalone dell’Udc.Ma i dubbi sorgono anche rispetto alla natura del progetto “Verdino” che si concretizza in un video-gioco su temi ambientali da distribuire nelle scuole, finanziato interamente da fondi europei previsti dalla misura “IV.2.1” che si prefigge la “Valorizzazione della Rete Ecologica della Basilicata a fini turistici attraverso azioni di Marketing territoriale” con l’obiettivo specifico di accrescere “Accrescere la fruibilità delle risorse naturali della Rete Ecologica della Basilicata” e che ha quali soggetti beneficiari: Ente Regione, Enti Locali, Ente parco ed altri organismi gestori di “emergenze” naturali. Il Vice Presidente Mancusi deve chiarire i molti dubbi evidenziati nell’interrogazione, iniziando dalla circostanza se l’associazione Ameno rientra tra gli “altri organismi gestori di emergenze naturali” e come il progetto sia compatibile per la sua natura con tutti gli specifici criteri previsti dalla misura europea. Deve chiarire, se al Dipartimento esiste una cabina di regia, se sono stati presentati altri progetti e se gli stessi hanno avuto la medesima procedura per l’approvazione.Deve, inoltre, dare spiegazioni politiche all’intero Consiglio Regionale ed a tutti i lucani, sul suo comportamento nella gestione “trasparente(?)” della cosa pubblica, e sulla propensione a privilegiare soggetti che hanno la sua stessa “affinità politica”. Al Presidente De Filippo, chiediamo gli immediati approfondimenti che il caso richiede, e di chiarire rapidamente a tutta l’opinione pubblica, la genesi di questa particolare e sostanziosa regalia in favore dell’Associazione Ameno. In Basilicata la gestione della cosa pubblica fa sorgere continuamente tanti dubbi, è notorio l’uso di pesi e misure differenti a seconda dei casi e che, nello stesso centrosinistra la morale pubblica e l’etica politica sia interpretata diversamente in relazione alle singole circostanze.Ne sa qualcosa l’ex assessore provinciale Vito Di Lascio, che ha perso al fiducia di Lacorazza (almeno ufficialmente) per una determina di 3.000 euro di fornitura di carburante. In Regione ogni giorno si osa di più, a discapito della trasparenza, del merito, della progettualità e della libertà intellettuale, sempre nella convinzione più assoluta di rimanere impuniti.Chiediamo al Presidente De Filippo se la fiducia verso il suo vice presidente è rimasta immutata? O dobbiamo pensare, che in Regione ogni singolo potentato gestisce in maniera indipendente ed indisturbato il suo “orto pubblico-privato”.

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