Ogni anno viene in Consiglio e ripete sempre le stesse cose. Mai che venisse a riferire di qualche risultato raggiunto. Ci chiediamo se pensa che chi lo ascolta sia uno sciocco.

Sentiamo parlare Pittella, durante la sessione comunitaria, di accordi quadro con l’Istituto superiore della Sanità per il monitoraggio epidemiologico, di Accordi con ISPRA per il monitoraggio ambientale, di ottimizzazione del sistema di rifiuti, di rapporti ambientali: tutte promesse trite e ritrite che lasciano il tempo che trovano. Ogni anno viene in Consiglio e ripete sempre le stesse cose. Mai che venisse a riferire di qualche risultato raggiunto. Ci chiediamo se pensa che chi lo ascolta sia uno sciocco.

Ci vuole credibilità anche per mentire e Pittella la sua se l’è giocata da tempo. Se l’è giocata ogni volta che ha parlato di fondi europei, di impiego ‘virtuoso’ delle risorse, di ‘rivoluzione’.

Tutti i fondi comunitari non salveranno la Basilicata. Per salvare la Basilicata non bastano soldi e programmi scritti ‘nero su bianco’ (di quelli ne abbiamo a bizzeffe). È necessaria la volontà di risollevare la nostra Regione, la volontà di fare qualcosa nell’interesse della collettività. Volontà che Pittella e la sua classe dirigente non ha mai avuto e non avrà mai. E non sono affermazioni apodittiche.

La dimostrazione? Tutti i soldi delle royalties, tutti i fondi europei, ci hanno ‘permesso’ di diventare la terza Regione più povera d’Italia. Non basta?

Un esempio ancora più concreto: Accordo ENI-ARPAB del 6 agosto 2013. L’Agenzia per la protezione ambientale di Basilicata doveva farsi carico di un sistema di monitoraggio e controllo ambientale per la verifica del livello di criticità ecologica derivante dall’eventuale contributo degli impianti petroliferi e del monitoraggio dello stato degli ecosistemi. Rimborso dei costi fino alla concorrenza di 4.380.000,00 (Iva esclusa) a carico dell’ENI.

L’Accordo c’è. I soldi pure. Dove sono i risultati del monitoraggio? Il programma, con il passaggio di gestione delle connesse attività, doveva essere operativo entro il 31 maggio 2014. Più di due anni fa. A quanto ne sappiamo poco o nulla è stato fatto. Per avere delucidazioni in merito abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale in cui chiediamo conto degli esiti.

Ma conosciamo già la risposta: è tutto a posto, la colpa è di chi è venuto prima. Sì, cari Lucani, per questo Governo regionale è sempre tutto a posto. Pittella ha la sua bella relazione sui fondi europei, il libro dei sogni, viene in Consiglio con i suoi ‘faremo’ ma poi alla fine non concretizza nulla. Non riesce a concretizzare nulla neanche quando il Programma è già scritto, come nel caso dell’Accordo del 2013 e c’è solo da attuarlo. Come può essere credibile quando parla di Programmi che ancora non ci sono?

Ne abbiamo abbastanza di Accordi, Programmi e relazioni sulle ‘buone intenzioni’ del Governo regionale. Sarebbe ora che Pittella desse conto dei risultati, una buona volta.

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