Il Csail-Comitato Indignati Lucani promuoverà una petizione popolare per chiedere le dimissioni di Sergio Claudio Cantiani, sindaco di Marsicovetere, da presidente dell’Area Programma Val d’Agri.
Lo annuncia Filippo Massaro, presidente del Csail-Comitato Promotore Indignati Lucani.
“Non c’era bisogno della vicenda dell’istituto comprensivo di Villa d’Agri che sta venendo a galla da giorni per verificare che il pupillo del Governatore De Filippo, che non a caso ha dovuto accettare il Comune di Sant’Arcangelo capofila dell’Area Programma – precisa l’ing. Massaro – non è in grado di garantire quell’equilibrio e quella visione comprensoriale che sono alla base di una carica come quella che ha ricevuto, vergognosamente, per espressa volontà del Governatore-sceicco di “premiare” il suo delfino locale (anche assicurandogli un doppio compenso – denaro dei cittadini – da doppio amministratore) e al tempo stesso il suo paese nativo. Ci sono almeno tre vicende amministrative molto più clamorose che ci inducono a chiedere ai cittadini dei Comuni compresi nel territorio dell’Area Programma di sottoscrivere la nostra petizione popolare: la gestione dei rapporti con l’Eni su vecchi e nuovi pozzi petroliferi; il programma ereditato dalla precedente Comunità Montana Alto Agri denominato il Paniere dei Prodotti Tipici della Val Agri, con tanto di marchio; l’assoluta carenza di iniziativa a favore dei lavoratori forestali e di quelli del Consorzio di Bonifica. Ebbene sul petrolio, se fosse per lui – continua Massaro – consegnerebbe l’intero territorio della Val d’Agri e quindi non solo come ha già fatto “manipolando” l’area di Villa d’Agri, di poco spostata da quella originariamente individuata dall’Eni per il pozzo davanti l’Ospedale. Il suo pensiero espresso in consiglio comunale è noto: più pozzi più royalties. Tutto il resto – forte aumento di casi tumorali, impatto ambientale e soprattutto sulle attività agricole – conta poco. Altro che nuova governance territoriale e contenimento dei costi della politica di cui ci si riempie la bocca il Governatore-sceicco spargendo a piene mani in Val d’Agri messaggi di demagogia populistica. Ci vorrebbero far credere, in sostanza, che al posto della vecchia Comunità Montana cheper anni ha sperperato soldi senza alcun risultato, ci sarà adesso l’Area Programma che sempre contando sulle royalties del P.O. Val d’Agri potrà fare di più e meglio. E’ solo illusione !
E ancora – aggiunge il presidente del Csail – che fine ha fatto il Paniere dei Prodotti Tipici della Val Agri, con tanto di marchio pagato dall’ex Comunità Montana Alto Agri e dalla Regione con l’obiettivo di creare uno strumento di tutela dei consumatori e di salvaguardia degli agricoltori? E i bandi dei PIF (Progetti Integrati di Filiera) tanto sbandierati dal precedente Assessore Agricoltura Mazzocco come la risoluzione di ogni problema della Val d’Agri che fine hanno fatto? Alcuni prodotti continuano ad utilizzare nelle confezioni quel marchio che per i risultati assai modesti che ha dato non corrisponde alle spese sostenute. E’ il solito e vergognoso sperpero di danaro pubblico commesso dal perpetratore Governo Regionale .
Del paniere fanno parte oltre alle mele, il Canestrato di Moliterno, i Fagioli di Sarconi, l’Olio extravergine di Montemurro, il Vino delle Terre dell’Alta Val d’Agri e poi ancora i Salumi, e i prodotti lattiero caseari tipici e di cosiddetta nicchia di mercato.Sarebbe ora – conclude Massaro – che la Regione attraverso il P.O. Val d’Agri investisse di più in questo settore e in quello del turismo, oltre che attraverso l’atteso Osservatorio Ambientale di Marsiconuovo adeguare la tutela delle produzioni agricole dalla “forsennata incontrollata e devastante aggressione delle società petrolifere”. Si possono creare più posti di lavoro in agricoltura, attività di trasformazione dei prodotti, commercializzazione, agriturismo ed ospitalità rurale rispetto al comparto del grande “ bluff ” del petrolio” patrocinato dal Governatore-sceicco .
Il Csail promuoverà in proposito la campagna “consuma più prodotti alimentari della Val d’Agri e meno petrolio di Viggiano”. E per tutto ciò non si fida di Cantiani, perché – conclude Massaro – “non è garante dei bisogni dei cittadini della valle. Ci meraviglia in proposito che i suoi colleghi sindaci, inchinati con devozione, siano in silenzio”.
Filippo Massaro Csail- Comitato Promotore Indignati Lucani
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