PITTELLA SOSTIENE GLI AMMINISTRATORI CHE ALLEGRAMENTE GESTISCONO LA COSA PUBBLICA PIUTTOSTO CHE VALORIZZARE GLI AMMINISTRATORI VIRTUOSI
Gli articoli sulla stampa di questi giorni, in particolare quanto riportato dalla Gazzetta, riferiti ai contributi dati ai comuni dalla Regione Basilicata con la legge di stabilità 2017, confermano in toto le ragioni alla base del nostro giudizio negativo dato in consiglio sulla manovra.
È dall’insediamento di questa Giunta e della maggioranza allargata che lo sostiene, un cambio di rotta rispetto alle politiche di sostegno agli enti locali.
Si è passati dalla erogazione di contributi ai comuni per garantire servizi essenziali come previsto dalla legge regionale n.10 del 2002 alla erogazione una tantum dal carattere fortemente discrezionale, per ripianare bilanci di comuni amministrati “allegramente”.
E’ veramente singolare (per non dire altro) il modo con cui si stanno utilizzando le risorse pubbliche, infatti, con le scelte fatte si sta premiando la cultura della cattiva amministrazione, per cui si invitano i sindaci ad amministrare allegramente le municipalità, perché tanto alla fine se si fanno buchi, c’è “mamma Regione” che paga; giusto l’opposto di quanto si dovrebbe fare e cioè premiare i comuni virtuosi.
Sarebbe stato opportuno, invece, continuare a sostenere le piccole municipalità che hanno maggiori difficoltà a garantire servizi quali i trasporti, le mense scolastiche come pure le ordinarie attività a seguito dei continui tagli del Governo Nazionale che sta attuando una scellerata politica per risanare i conti dello Stato scaricando sui cittadini e gli enti locali i costi, determinando una riduzione dei servizi.
Renzi a Roma usa le risorse pubbliche per fare qualche regalia (salva banche, bonus studenti, bonus bebè ecc) e Pittella in Basilicata distribuisce risorse pubbliche con forte discrezionalità attuando una politica ingiusta e finalizzata al solo mantenimento delle filiere del consenso politico.
A conferma di ciò c’è la bocciatura in Consiglio del mio emendamento che prevedeva una riduzione del 50% dei contributi da erogare ai comuni in dissesto o a rischio dissesto e destinare la stessa (il 50% appunto) ai comuni che hanno anticipato l’Iva per conto della Regione sulle opere realizzate a valere sui fondi Europei 2007-2015.
Insomma, da una parte si fanno regalie ad alcuni comuni e dall’altro non si onorano gli impegni e quindi i debiti con gli altri.
Bene la posizione espressa dall’ANCI di Basilicata di cui condivido la necessita di ben regolamentare, concertando criteri e modalità per la erogazione di eventuali contributi.
L’allontanamento della politica della stragrande maggioranza della gente è causata proprio dal modo discrezionale e poco trasparente che chi governa fa dell’uso delle risorse pubbliche.
Svoltare, ripensare ad un altro centro-sinistra è necessario per ridare valore alla politica, garantire trasparenza e democrazia nelle decisioni che producono effetti sulle condizioni materiali delle persone; quelle persone che oggi in Basilicata, come nel resto del Paese, stanno pagando i costi di un ceto politico a trazione PD che pensa solo a se stesso piuttosto che agli interessi generali del Paese, come ampiamente confermato dalla discussione di questi giorni (segreterie PD nazionali e regionali, assetti di Giunta, ecc.)
Potenza 05.05.2017 – Giannino Romaniello Consigliere Regionale Art. Uno Democratici e Progressisti
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