Bilancio regionale, se ogni Lucano seguisse il Consiglio regionale, specialmente in occasioni quali l’approvazione del bilancio o dell’assestamento, si accorgerebbero dell’approssimazione con cui la maggioranza operano.
A cominciare dal Presidente Pittella che nella sua relazione dimostra una misera conoscenza delle questioni? Brutta figura a parte, dover spiegare all’intera Assise ed al Governo regionale come deve essere letto un bilancio per poter affrontare al meglio le sfide che il futuro ci pone è a dir poco sconfortante.
Entrare nel merito delle questioni è cosa utile ed opportuna per comprendere dove si sbaglia e poter migliorare. Lo sterile ottimismo di facciata impedisce di comprendere le criticità e superarle. La spesa della Regione è al 59,75%, sbandiera Pittella, al quale si uniscono tutti i suoi yesmen.
Ma qualcuno, in primis il Presidente, avrebbe dovuto chiedersi da cosa è composto quel 59,75%? A parte la Sanità, che fisiologicamente ha un impegno di spesa che sfiora il 100%, le performance della Regione sono pessime. L’impegno di spesa per l’istruzione e il diritto allo studio è appena al 35,67%; quello per l’assetto del territorio e per la politica abitativa al 11,71%, per il soccorso civile al 18,08%.
Perché gli impegni di spesa, che corrispondono ai progetti che la Regione vuole realizzare, non sono stati mantenuti? Questo è un approfondimento che andava fatto in tempo e con tutto il tempo necessario per prendere le decisioni con consapevolezza, insieme al residente della Regione, che invece si è sottratto al confronto. E dopo le sue parole in Consiglio capiamo anche perché: quest’approfondimento non l’ha fatto neanche lui.
Male, molto male. Un gladiatore che non conosce il terreno su cui si combatte è destinato a perdere.
È facile fare spot e promettere senza che i cittadini siano al corrente della realtà delle cose. Dopo gli ultimi Consigli regionali, invitiamo i Lucani a seguire cosa accade nelle stanze dove una maggioranza incosciente decide per loro.
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