“Scegliere eventi a diffusione nazionale, come la trasmissione ‘L’anno che verrà’, per promuovere le risorse della nostra regione, è una strategia di comunicazione che condivido e plaudo.
Sono d’accordo, altresì, sulla scelta di ambientare l’edizione 2016 nella bella Piazza Prefettura del Capoluogo regionale, luogo che ci rappresenta in quanto sede delle istituzioni lucane, come sulla proposta di rendere itinerante lo spettacolo fino al 2019, anno in cui la Città dei Sassi verrà decretata Capitale Europea della Cultura. Sentir parlare della Basilicata e delle sue eccellenze su un canale storico come quello di Rai Uno, è cosa che a qualsiasi lucano, a prescindere dal suo incarico professionale o istituzionale, fa bene al cuore e inorgoglisce”. E’ quanto afferma il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Domenico Totaro, il quale aggiunge, “sento di esprimere qualche perplessità solo su alcune delle scelte relative alla trasmissione. Con disappunto non ho sentito citare tutte le nostre meravigliose Aree Naturali, di grande bellezza e attrattività. Ed in particolare, non ho visto alcun video promozionale sulle ricche risorse che rendono estremamente interessante il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Il Sirino, il Volturino e Pierfaone, la Faggeta di Moliterno e l’Abetina di Laurenzana, la Madonna di Viggiano, Grumento Nova e il Parco Archeologico, luoghi di rara bellezza e di interesse comunitario; i rinomati prodotti tipici della Val d’Agri – Canestrato di Moliterno, Fagioli di Sarconi, Vino ‘Terre dell’Alta Val d’Agri’-, il fascino dei borghi e dei monumenti in essi contenuti, meritavano senz’altro un’attenzione particolare. Penso vivamente, inoltre, che eventi del genere sono un’ottima occasione per contrastare quella informazione negativa che, in alcune delle campagne di comunicazione degli anni passati, hanno letteralmente massacrato un’area che, nonostante siano tante le difficoltà, preserva come in uno scrigno emergenze naturalistiche, culturali, storiche, archeologiche, architettoniche da far conoscere e visitare”, ha concluso Totaro.
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