Il Presidente Vito De Filippo sembra che viva in perenne campagna elettorale al punto di usare solo slogan, arrivando a mistificare la realtà non avendo il coraggio di vestire i panni del “Governatore” e di affrontare la realtà, che in questa regione è difficile, cruda ed amara specie per giovani, inoccupati e per chi ha perso il lavoro. Il quadro realistico dello stato dell’economia lucana è stato presentato dall’Unione delle Camere di Commercio della Basilicata ieri 7 maggio l’ottava durante la Giornata dell’Economia. Ne esce un bilancio estremamente negativo che fa preoccupare gli operatori economici, gli analisti e dovrebbe far preoccupare chi ricopre posizioni apicali nella gestione della “Cosa Pubblica”.

Il PIl arretra del 7% dovuto anche alla mancanza di innovazione- altro slogan super utilizzato da De Filippo- e dalla mancanza di mercati internazionali, la Cig ha un incremento di quasi il 32% rispetto al 2008, l’economia sommersa si allarga sempre più. Nel mercato del lavoro invece la recessione ha prodotto due distinti fenomeni: da un lato, un forte ridimensionamento dei livelli occupazionali ossia 5,2 mila gli occupati in meno rispetto al 2008, dall’altro, un consistente aumento delle “uscite” dalle forze di lavoro di soggetti che hanno rinunciato alla ricerca di un’occupazione perché “scoraggiati”. Il settore industriale ha una caduta dei livelli di produzione del 10,5%, mentre la flessione del fatturato ha sfiorato il 9% ed il dato preoccupante è che è una crisi strutturale nei settori di specializzazione del sistema produttivo regionale, come il legno e mobile e il tessile/abbigliamento. Poi difficoltà di accesso al credito per piccole imprese e artigiani, i redditi ed i consumi delle famiglie sono in calo, mentre il commercio al dettaglio è in profondo rosso, ossia è diminuito del 5,3%, la crisi anche la grossa distribuzione.

Un quadro allarmante e dalle tinte che fosche che il Presidente De Filippo definisce “I dati positivi sul turismo, sull’edilizia e sull’automotive dimostrano che le politiche regionali hanno prodotto effetti sulla tenuta del sistema, a riprova che la Basilicata è nel sud, ma è un altro Sud”. Se si ha il coraggio di ringraziare i cittadini per la rielezione con lo slogan “l’innovazione continua” e normale che non ci si fa scrupoli a rilasciare dette dichiarazioni. Ho l’impressione che sia il Governatore a vivere in un altro Sud, assieme alla nomenklatura che gestisce disastrosamente questa nostra Basilicata. Invito De Filippo a uscire dal suo mondo dorato, dal suo castello della Giunta Regionale quasi da fiaba di Andersen e si confronti con i tanti giovani che emigrano ed i genitori che perdono il posto di lavoro a seguito delle varie crisi industriali mai sanate. Invito De Filippo a smetterla con slogan e discorsi mistificatori prendendo atto della catastrofica situazione economica, cui ha contribuito egli stesso in prima persona e la smetta con gli alibi di un governo nazionale nemico del sud e nemico dei Lucani, perché i veri nemici della Basilicata risiedono in Via Verrastro ossia nella sua giunta e nella sua maggioranza di centrosinistra.

 

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