“Dopo aver destinato 5 milioni di euro, delle risorse liberate del Por 2000-2006, all’adeguamento e sistemazione della Sp 63 del Rubbio Francavilla – San Costantino Albanese, un’importante opera viaria al servizio del Parco del Pollino e delle tante aziende agrituristiche dell’area, la Provincia di Potenza utilizza altri 700.000 euro di risorse liberate per progetti di promozione di prodotti tipici (agricoli e agro-alimentari di qualità) e per la valorizzazione del patrimonio rurale”.

Lo hanno dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza e l’assessore alle Attività Produttive Nicola Figliuolo, dopo che il Consiglio provinciale, nella seduta odierna, ha deliberato di destinare 700.000 euro rivenienti dalle cosiddette risorse liberate alla “commercializzazione dei prodotti agricoli di qualità” (350.000 euro) – attraverso un progetto che, di concorso con l’Alsia, ha come destinatari i consorzi di tutela delle denominazioni (dop, igp, docg e igt) legalmente riconosciute, gli organismi associativi di produttori e trasformatori che rappresentano la dop o l’igp e i consorzi, le associazioni, gli organismi che valorizzano i prodotti agricoli – e al “rinnovamento e miglioramento dei villaggi e valorizzazione del patrimonio rurale”, mediante il recupero di due case cantoniere, a Bella (località “Acqua del faggio”) e a Nemoli ( località “Lago Sirino”), da destinare rispettivamente a fattoria didattica (70.000 euro) e farmer market (280.000 euro), con il coinvolgimento e la sinergia delle associazioni agricole, di cui il progetto garantisce il protagonismo. Le risorse sono state riconosciute all’Amministrazione provinciale nell’ambito di un protocollo d’intesa tra Regione Basilicata e Provincia proprio in tema di risorse liberate dal Por Basilicata 2000-2006.

“Si raggiunge, con questo provvedimento, un obiettivo importante che pone le basi per mettere in campo progetti di qualità in grado di innescare – hanno dichiarato – significativi e virtuosi processi di sviluppo. Un obiettivo che corrisponde ad un impegno programmatico e ad una precisa scelta strategica di questa Amministrazione e che comincia ora ad aver concretezza. Da un lato con i progetti finanziati per la valorizzazione dei prodotti tipici si offre al territorio, con il coinvolgimento dei consorzi di tutela e degli organismi associativi, una possibilità di sviluppo sostenibile, creando la base di partenza per il potenziamento del turismo eno-gastronomico della provincia e recuperando la tradizione e la cultura locale per inserirla nei moderni circuiti di valorizzazione economica. Dall’altro, in due aree particolarmente importanti della regione, come l’area Sud e l’area del Marmo Platano Melandro, si realizzano, in collaborazione con le associazioni dell’agricoltura, le condizioni per accorciare la filiera e consentire un rapporto diretto tra chi produce e chi acquista”. “Il rilancio del settore agricolo – hanno concluso Lacorazza e Figliuolo – rappresenta dunque una priorità nell’ottica di valorizzazione della realtà produttiva locale a cui si sta lavorando con impegno, anche grazie a proficue sinergie interistituzionali”.

 

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