“Incentivare la qualità del patrimonio edilizio regionale coinvolgendo comuni ed enti regionali in pieno rispetto delle normative vigenti ma, a prescindere dalle stesse, con occhio di riguardo alle strutture scolastiche”. 

 È quanto dichiara Loredana Albano – delegata nazionale della Conferenza Donne Democratiche. “In queste settimane, il tema della sicurezza degli edifici ha guadagnato gli onori della cronaca italiana e locale evidenziando tutta la sua gravità. Assai rilevante se consideriamo la morfologia del territorio lucano, condizionato dall’alto rischio sismico e di fenomeni franosi e dalla storicità delle tante costruzioni presenti.”

 

“Ritengo doveroso indicare l’ultima esperienza che ha riguardato la città di Potenza – continua Albano – con la chiusura della scuola di Via Verdi appartenente all’Istituto Comprensivo III Circolo di Potenza, la scorsa estate interessata da lavori ma ritenuta inagibile solo ad anno scolastico in corso.

Cosa è accaduto e come si interverrà? L’amministrazione comunale ha incontrato insegnanti e genitori confermando la volontà di eliminare l’ultimo livello del plesso in previsione di un rientro ma senza prendere degli impegni decisi. Di fatto, ora gli alunni sono emigrati altrove tra l’ira generale e non vi è certezza sui tempi dell’intervento. Si poteva evitare? Parlare a posteriori risulta sempre difficile ma è pur vero che alcune constatazioni si possono fare. Ad iniziare dall’attuazione di strumenti di sensibilizzazione e informazione sociale, nonché stimolo politico, al fine di porre l’edilizia scolastica come ambito prioritario d’investimento su cui puntare per la città presente e che verrà. Magari con l’istituzione di conferenze dei servizi annuali o semestrali in collaborazione con associazioni di categoria e diverse figure tecniche in modo da colmare questo “vuoto” di programmazione. A testimonianza, secondo gli ultimi dati, in Italia il 60% delle scuole sono state costruite prima del 1974. E a Potenza, nonostante i tanti interventi post terremoto dell’80’, il fattore manutenzione e messa in sicurezza conta ancora relativamente poco e non va confuso da ordinario a straordinario.”

“Credo che la parola chiave del nuovo corso politico sia “volontà” – conclude Albano – intesa come capacità e potere decisionale in unione con la partecipazione e condivisione delle azioni intraprese.

Solo così è possibile ritrovare la fiducia anche nella macchina amministrativa. Da qui la necessità di un rinnovamento attento ai bisogni primari della comunità, vedi le iniziative culturali e di carattere sociale che riguardano direttamente i nostri figli, mediante la trasmissione di valori positivi ed offendo loro luoghi di crescita ed aggregazione di qualità. Sono questi gli approcci che devono trovare assolutamente posto nell’agenda di chi è preposto al governo degli enti territoriali. L’invito in questa direzione va a quanti vorranno contribuire verso il passaggio che Potenza farà in primavera con il voto. Sarà un banco di prova da non fallire. Per la comunità potentina come per la Basilicata stessa.”

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