Il dibattito che si è animato nei giorni scorsi sull’organizzazione dell’evento a Potenza Pittella si è soffermato sull’interrogazione del consigliere Romaniello.   

“Bisogna consentire all’intero territorio regionale di cogliere le opportunità offerte dall’evento del 31 dicembre, in base all’intesa raggiunta con la Rai: si è immaginato, dopo l’esperienza di Matera, di realizzarla questa volta nel capoluogo, una città che ha bisogno, anche attraverso iniziative di questo tipo, di recuperare una sua dimensione, un suo brand, un suo appeal”. Lo ha detto oggi il governatore lucano, Marcello Pittella, nel rispondere ad un’interrogazione del consigliere Giannino Romaniello (Gm) sull’azione di promozione turistica della Basilicata mediante l’organizzazione di un grande evento a Matera.

“Si era pensato, perché non ne facciamo mistero – ha continuato il presidente – anche all’area Nord della Basilicata, immaginando l’Incompiuta di Venosa o la piazza di Melfi, che l’anno prossimo compie mille anni. Si era ipotizzato pure Maratea. Tornando a Matera 2019 – ha detto ancora il governatore – preferirei non mettermi a fare battaglie di retroguardia, eviterei di animare una sorta di referendum pro o contro una realtà. Ci sono valutazioni che la Rai fa in totale autonomia rispetto a decisioni di tenuta, di marketing, di brand, di tecniche, di sicurezza, che non attengono alla volontà politica specifica. E’ chiaro – ha proseguito – che se una valutazione fatta non riscuote il consenso unanime, la si può sempre nel tempo rivedere, anche perché mancano quattro anni. La Regione Basilicata nel frattempo – ha evidenziato Pittella – ha fatto bene a siglare l’intesa con la Rai, ma anche ad immaginare a Matera una scuola di alta formazione per giornalismo”. Secondo Pittella, in questo momento storico, è auspicabile “aiutare la città di Potenza attraverso questa opportunità” ed allo stesso tempo “ben venga ogni discussione, purché però animi un confronto, anche diverso nelle opinioni, ma democraticamente assistito ed accompagnato dalla regola non scritta del buon senso”.

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