1 SETTEMBRE 2010: UN’ OCCASIONE PER LA MAGGIORANZA DI GOVERNO PER DIMOSTRARE DI NON PRATICARE LE SOLITE LOGICHE CLIENTELARI.

 Il 1 settembre potrebbe essere l’occasione per la maggioranza di governo regionale per dimostrare che le logiche clientelari non gli appartengono!

Tale data coincide con la fase di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata dei bandi per la ricerca di rappresentanti, esperti nelle varie commissioni previste dalle varie leggi regionali . Una pleteora di circa 200 aspiranti. Alcuni di questi importanti, come quella del direttore generale dell’ARPAB e quelli degli amministratori unici dell’ATER di Potenza e di Matera. Altre meno importanti. Alcuni insignificanti. Ma tutti ci vogliono essere.

E qui si scatena la politica.

Coraggiosamente il Presidente della prima commissione consiliare, nel mese di luglio, aveva proposto una disamina delle svariate nomine per poter accorpare, eliminare, sopprimere ciò che serve e quello che non serve.

La politica viene così messa alla prova!

Innanzitutto non è pensabile un rinvio generalizzato. Molti organismi non sono rappresentabili. E l’istituto della prorogatio non può superare i fatidici 45 giorni! (salvo applicare sanatorie come nel caso dell’ATO di Potenza)

Il Consiglio regionale deve riappropriarsi del suo ruolo per intero. Non è pensabile di assistere, anche questa volta come nelle legislature passate, allo spettacolo indecente di un consiglio piegato alle logiche della maggioranza. Un consiglio costretto, nei numeri, ad assentarsi per non discutere e rimettere nelle mani del suo Presidente la decisione per le nomine.

Una farsa!.

Chiediamo al Presidente del Consiglio e al Presidente della prima commissione di applicare la correttezza procedurale. Far arrivare al consiglio uno screening di ciò che i rappresentati nominati nella passata legislatura hanno svolto. Quali le loro presenze. Quali le loro attività. Quale il giudizio della attività svolta. Non è concepibile di dover confermare o meno alcuni nominati nel passato senza un briciolo di giudizio.

Chiediamo di garantire che le scelte avvengano con metodo meritocratico e non secondo quello della tessera di partito!

Viviamo un’epoca di cambiamenti rapidissimi che possono essere interpretati e affrontati soltanto grazie ad un insieme di competenze diverse.

Chiediamo di garantire che la politica spocchiosa e consociativa sia bandita dal sistema delle relazioni corte che perdurano ancora.

Ci impegneremo, dunque, per garantire questo processo; amplificheremo e denunceremo ogni goffo tentativo di sopraffare lo spirito democratico che aleggia sempre nelle campagne elettorali ma mai nella pratica quotidiana.

Meglio incassare una critica costruttiva che mille complimenti inutili, meglio dire e sentirsi dire la verità, anche se scomoda: una regola che tutti si affrettano a dimenticare una volta raggiunti i vertici.Sarà applicata anche alla nostra regione?

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