potenza-osp-univ“Solo per il centro-sinistra in Provincia di Potenza è possibile contestare come già cocenti effetti sull’Unibas di una legge che ancora legge non è. Solo per la maggioranza è ragionevole, nel Consiglio svoltosi oggi, respingere una nostra mozione che voleva realmente dibattere del futuro dell’Università”. E’ la dichiarazione di Aurelio Pace, coordinatore dei gruppi di minoranza, che specifica il contenuto della mozione presentata:

“audire in Commissione il sottosegretario di governo all’Università e alla ricerca, Guido Viceconte, le associazioni studentesche, l’intero senato accademico ed il Rettore, per conoscere lo stato attuale e per dibattere nel merito un disegno di legge che, in quanto tale, non può infliggere alcun fendente all’Università lucana e che, per dovere di cronaca, al contrario darebbe nuove opportunità all’Unibas”.

Infatti, quello che viene ingiustamente demonizzato è, invece, un disegno di legge coraggioso: vuole razionalizzare l’accesso alle cariche di rettore, vuole offrire premialità agli atenei che meglio sanno interloquire con istituti internazionali e che possiedono una migliore didattica. La riforma non affama il Mezzogiorno, anzi lo premia a giudicare dall’elenco degli istituti, per la maggior parte attivi al sud, che sarebbero destinatari dei finanziamenti aggiuntivi. “Ora, continua Pace, l’opposizione che rappresento vorrebbe sapere il vero oggetto del contendere o il reale maltolto dove sta per la maggioranza.

Forse, nel fatto che, nonostante le somme versate dalla Regione e nemmeno tutte quelle promesse, l’ateneo lucano non è capace di entrare nell’elenco dei più bravi? Direi di no, visto che nemmeno ne sono a conoscenza. Forse, nel contraddire l’operato del Governo per partito preso, ignorando la realtà delle cose e volendo intervenire politicamente in un contesto per cui non si ha nemmeno la competenza? Ancora, è probabile che arrechi disturbo la volontà della minoranza di voler democraticamente ed in modo del tutto aperto discutere esclusivamente il merito della questione”.

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