Il prossimo 22 febbraio la Camera inizierà l’esame della proposta di legge sull’editoria. Si tratta di un appuntamento importante destinato ad imprimere riflessi, speriamo positivi, anche sull’editoria lucana già fortemente provata.   

Le cronache degli ultimi anni ci consegnano storie di aziende editoriali, attive in Basilicata, alle prese con piani di crisi e di ristrutturazione, disdette di commissioni e rimodulazione dei piani editoriali. Tutto ciò ha provocato il licenziamento di decine e decine di validi giornalisti. A livello legislativo è prioritariamente necessario modificare le attuali previsioni che consentono l’accesso al fondo nazionale di editori non strettamente vincolati al rispetto del lavoro giornalistico. Per questo importante appuntamento è necessaria una azione corale dell’Ordine dei Giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa, sia a livello nazionale, sia a livello regionale. E’ opportuno che da ogni regione, e quindi anche dalla Basilicata, possano arrivare in Aula, anche attraverso il coinvolgimento dei parlamentari, precisi impulsi destinati a non lasciare inesplorato ogni aspetto non normato che possa causare la perdita di posti di lavoro. La rapida approvazione della nuova legge potrà quindi restituire certezze e dignità di lavoro ai giornalisti e garantire l’innalzamento della qualità dell’informazione. Parallelamente al dibattito parlamentare, sarebbe opportuno che anche le Regioni, partendo da norme simili già operanti, diano nuovo impulso all’approvazione di leggi regionali. In questo modo si potrà restituire al settore editoriale un pacchetto di misure nazionali e locali, in grado di fotografare anche le peculiarità territoriali.

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