In Italia diminuiscono gli illeciti ambientali e si riduce anche il fatturato delle attività illegali dell’ecomafia: nel 2016, rimane ancora molto da fare, come emerge dalla semplice lettura dei numeri,
con 25.889 reati ambientali contestati su tutto il territorio nazionale, 71 al giorno, circa 3 ogni ora.
Cresce, invece, il numero di arresti, 225 (contro i 188 del 2015), di denunce, 28.818 (a fronte delle 24.623 della precedente edizione di Ecomafia) e di sequestri, 7.277 (nel 2015 erano stati 7.055), a testimoniare una sempre maggiore efficacia dell’azione investigativa e repressiva.
Il business dell’ecomafia relativo allo scorso anno si attesta poco sotto i 13 miliardi, circa 6,2 in meno rispetto all’anno precedente, una contrazione percentuale di oltre il 32%. Un calo significativo dovuto soprattutto alla riduzione della spesa pubblica per opere infrastrutturali nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso (con una contrazione di 4 miliardi di euro, meno 58%), ma anche al lento ridimensionamento nel mercato illegale: tra abusivismo edilizio, archeomafia e gestione illecita dei rifiuti, la riduzione dei fatturati derivanti da attività illegali è stata di oltre 2 miliardi, pari al 18% circa.
Uno dei meriti di questo nuovo confortante quadro è sicuramente da attribuire all’applicazione della legge 68/2015 sugli ecoreati a due anni dalla sua approvazione il bilancio dell’applicazione di questa vera e propria riforma di civiltà è senza dubbio più che positivo, in termini sia repressivi sia preventivi.
I dati elaborati da Legambiente sull’azione repressiva svolta nel 2016 dalle forze di polizia (Arma dei carabinieri, Capitanerie di porto e Corpi forestali regionali) indicano che:
a fronte di 1.215 controlli, la legge 68 ha consentito di sanzionare 574 ecoreati, più di uno e mezzo al giorno, denunciare 971 persone e 43 aziende, sequestrare 133 beni per un valore di circa 15 milioni di euro con l’emissione di 18 ordinanze di custodia cautelare; sul totale, 173 ecoreati hanno riguardato specificamente i nuovi delitti (pari al 30% del totale) mentre sono 401 (pari al restante 70%) i casi di applicazione del meccanismo di estinzione dei reati meramente contravvenzionali (secondo quanto previsto dalla parte Sesta bis del Dlgs 152/2006).
In particolare, sono 143 i casi di inquinamento ambientale, 13 di disastro ambientale, 6 di impedimento di controllo, 5 i delitti colposi contro l’ambiente, 3 quelli di omessa bonifica e 3 i casi di aggravanti per morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale.
Gli shopper illegali. Quest’anno il rapporto accende i riflettori anche su una truffa che sta causando gravi danni ambientali: quella delle buste di plastica “usa e getta” fintamente biodegradabili e compostabili; il record del finto biodegradabile spetta a Campania e Basilicata.
La classifica delle illegalità ambientali in Italia vede la Basilicata Stabile con 493 infrazioni accertate e con un numero alto di arresti che conteggiano le note vicende appena accadute attorno al tema petrolio.
la classifica regionale dell’illegalità ambientale nel 2016
N° |
Regione |
|
Infrazioni accertate* |
% sul totale nazionale |
Denunce* |
Arresti* |
Sequestri* |
1 |
Campania |
= |
3.728 |
14,7% |
3.145 |
31 |
957 |
2 |
Sicilia |
= |
3.084 |
12,2% |
2.408 |
15 |
591 |
3 |
Puglia |
↑ |
2.339 |
9,2% |
2.269 |
35 |
745 |
4 |
Calabria |
↓ |
2.303 |
9,1% |
1.530 |
28 |
502 |
5 |
Lazio |
= |
2.241 |
8,9% |
1.815 |
25 |
448 |
6 |
Toscana |
↑ |
1.722 |
6,8% |
1.484 |
0 |
292 |
7 |
Sardegna |
↓ |
1.531 |
6,1% |
1.701 |
12 |
324 |
8 |
Liguria |
= |
1.488 |
5,9% |
1.456 |
8 |
155 |
9 |
Lombardia |
↑ |
981 |
3,9% |
932 |
7 |
294 |
10 |
Veneto |
↓ |
841 |
3,3% |
894 |
0 |
165 |
11 |
Emilia Romagna |
= |
839 |
3,3% |
804 |
0 |
228 |
12 |
Marche |
↓ |
795 |
3,1% |
855 |
1 |
166 |
13 |
Abruzzo |
↓ |
667 |
2,6% |
631 |
3 |
134 |
14 |
Piemonte |
↑ |
642 |
2,5% |
536 |
0 |
113 |
15 |
Friuli Venezia Giulia |
↓ |
527 |
2,1% |
471 |
0 |
261 |
16 |
Basilicata |
= |
493 |
1,9% |
413 |
15 |
68 |
17 |
Umbria |
↑ |
392 |
1,5% |
346 |
1 |
115 |
18 |
Molise |
↑ |
329 |
1,3% |
284 |
0 |
69 |
19 |
Trentino Alto Adige |
↓ |
309 |
1,2% |
288 |
2 |
83 |
20 |
Valle d’Aosta |
= |
51 |
0,2% |
52 |
0 |
2 |
Totale |
|
|
25.302 |
100% |
22.314 |
183 |
5.712 |
Sul totale delle infrazioni, denunce, degli arresti e dei sequestri sono esclusi i dati dei Carabinieri politiche agricole e alimentari, Carabinieri tutela patrimonio della salute e Icqrf – Ispettorato centrale della tutela e della qualità e repressione dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali anno 2016.
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine, Capitanerie di porto e Icqrf – Ispettorato centrale della tutela e della qualità e repressione dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (2016).
Il rapporto Ecomafia è stato realizzato, come ogni anno, grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine (l’Arma dei carabinieri, il Corpo forestale dello Stato e delle regioni e delle province a statuto speciale, la Guardia di finanza, la Polizia di Stato, e delle Capitanerie di porto, e gli altri organi di polizia giudiziaria l’Ufficio antifrode dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, la Direzione Investigativa Antimafia, la Direzione nazionale antimafia.
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