Gent.le Direttore
Le invio la presente lettera condivisa da alcuni cittadini Lucani circa la crisi che stiamo vivendo riguardo l’ epidemia : Covid-19 , con preghiera di pubblicazione.
La ringrazio per La sua cortese attenzione e La saluto cordialmente .
Marco Pompeo Santoro
Non si può restare fermi e passivi di fronte a una sanità regionale che sta mostrando ritardi incalcolabili nella processazione dei tamponi da Covid-19 e che ha già mostrato disfunzioni incomprensibili nel trattamento sanitario di alcuni pazienti affetti da coronavirus.
I casi di Palmiro Parisi e Antonio Nicastro sono emblematici di questa situazione che richiede una maggiore attenzione. E non certo da parte dei medici, degli infermieri e di tutto il personale impegnato nelle strutture ospedaliere (i quali fanno tutto quel che possono, senza risparmiare le loro forze!) ma da parte di un sistema sanitario che sta dimostrando carenze su carenze.
Come denunciato da alcuni organismi sindacali, ci sono ritardi epocali non solo nella “processazione” dei tamponi, ma anche nell’applicazione dei dispositivi di sicurezza (mascherine) del personale che opera all’interno degli ospedali.
È necessario, inoltre, verificare cosa accade nelle case di cura e di riposo.
I cittadini non possono essere lasciati a se stessi. Né, tanto meno, devono essere abbandonati a se stessi i medici di Medicina Generale e i pediatri di libera scelta, che sono presenti su tutto il territorio regionale.
Si è capito che occorrono mascherine. Ebbene, si metta tutti i cittadini nella condizione di poterle acquistare, laddove non siano distribuite dagli uffici responsabili degli Enti pubblici, com’è accaduto in alcuni Comuni italiani.
Non può esserci una sanità di serie A e di serie B. no. Come recita la Costituzione italiana (all’articolo 32, parte I, Titolo II) “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Tutti i cittadini hanno, quindi, diritto a una giusta cura: senza ritardi. È di una gravità estrema quanto è accaduto a Palmiro Parisi (noto commerciante potentino) e Antonio Nicastro (giornalista, attivista e ambientalista) che dopo giorni di febbre e tosse sono arrivati, in maniera tardiva (e non per loro responsabilità, o delle loro famiglie) a ottenere le giuste cure ospedaliere, che non è escluso avrebbero potuto salvarli.
In un suo articolo, Antonio Nicastro scrisse, in maniera quasi profetica che “la gente lucana è tradizionalmente mite, paziente, sopporta di tutto, senza sussulti”. Seppur vero quanto lui affermasse, la sua morte e quella di Palmiro Parisi, non solo ci lasciano sgomenti, ma ci indignano. E non solo sul piano umano: sperando che si faccia giustizia, andando anche oltre, se necessario, all’indagine interna avviata per verificare quanto accaduto (così come voluto dal Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi). Anche la magistratura farà la sua parte in questa vicenda. Ne siamo certi.
Non se ne abbia l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza, né tanto meno l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, né quanto mai la Task Force della Regione Basilicata sul Coronavirus, di questa nostra presa di posizione che risponde, esclusivamente, all’interesse collettivo e a nessun interesse di parte.
Siamo cittadini di ogni ordine e grado. Rappresentiamo le diverse espressioni della società; attività lavorative, professionali, artistiche e intellettuali; mondo del volontariato ed enti del terzo settore. Sentiamo che è arrivato il momento di dire basta. Basta con i morti che non si può escludere, che si potessero salvare. Basta con le insufficienze organizzative che stanno portando al collasso il sistema sanitario regionale, in un momento già così difficile a livello nazionale e internazionale.
Nel disegno di una società futura, sempre più autosufficiente e matura (speriamo!) noi intendiamo fare la nostra parte, non soltanto con il giusto spirito critico (comprovato dalla solidità di questa petizione!) ma contribuendo con le idee, con la resilienza, con l’esempio (restare a casa in questo momento!) e affidandoci ai valori della verità e della giustizia.
Quella che adesso chiediamo si faccia per Antonio Nicastro e per Palmiro Parisi.
Marco Pompeo Santoro e altri
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