In Italia le scuole 2.0 sono 30, in Basilicata, da ottobre saranno 14. Una bella sorpresa durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative tecnologiche e digitali che si è svolta oggi, martedì 29 settembre, presso la sala teatro dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Sinisgalli” di Potenza.
Tra i presenti alla conferenza anche l’ing. Pasquale Costante, referente per l’Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata del Piano Regionale Digitale, che ha annunciato che la “Sinisgalli” è diventata Scuola 2.0.
Un risultato importante per l’istituto potentino che già dal 2008 aveva iniziato le attività per raggiungere il traguardo annunciato questo pomeriggio.
A questa bella notizia si aggiunge l’altra, confermata da Salvatore Panzanaro, dell’Ufficio Società dell’Informazione della Regione Basilicata, che, ad ottobre, saranno 14 le scuole lucane 2.0; un importante risultato considerando che in Italia sono solamente 30 gli istituti scolastici ad avere raggiunto tale obiettivo.
La conferenza stampa, aperta dai saluti del dirigente scolastico, Giovanna Gallo, è stata coordinata dalla prof.ssa Lina Di Lucchio, e ha visto gli interventi degli insegnati Francesca Borgia, Donato Gerardi, Teresa Beneventi e Giovanna Benedetto che hanno illustrato le principali attività tecnologiche della scuola.
Per la presentazione pratica il prof. Gerardi, che, con l’utilizzo di una lavagna touch screen, ha illustrato le potenzialità delle nuove tecnologie all’interno dell’attività didattica e le modalità di approccio per gli studenti a questi innovativi strumenti.
Si è parlato di classe 2.0, una classe attrezzata con dotazioni tecnologiche come la lavagna interattiva multimediale, affiancata ai pc, ai tablet, e supportate da un’efficiente connessione internet.
Nuovi modi e metodi di apprendimento per i “nativi digitali”, ovvero i figli di internet, verso i quali la scuola e gli insegnanti devono necessariamente adeguarsi per entrare in comunicazione con la nuova e-generation.
Essere scuola digitale significa stimolare ed educare le menti dei giovani e giovanissimi offrendo loro nuovi modi di apprendimento, nuovi linguaggi e nuove proposte formative. Ciò richiede naturalmente anche un’opportuna formazione per gli insegnati.
Attività queste che la Sinisgalli ha già portando avanti da tempo e che hanno visto nel riconoscimento di “scuola 2.0” la giusta gratificazione per il lavoro svolto.
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