“A distanza di un mese dall’Assemblea regionale che aveva deliberato sulla necessità di ricercare la piena unità del centrosinistra     

in vista delle elezioni regionali, allargato a movimenti ed esperienze civiche che ne condividano valori, principi e programmi, si é svolta finalmente una prima riunione, che rischia di essere anche l’ultima. Le coalizioni si costruiscono con pazienza, intelligenza politica, mediazione, reciproco rispetto, valutazione dei rispettivi punti di vista: se alcune forze politiche fanno prevalere i veti, ed altre si siedono al tavolo con la strada già segnata, unica e senza alternative, i tavoli diventano inutili ritualità, sterili esercitazioni sull’antico gioco del cerino, che non portano mai bene”, lo dichiara in una nota il senatore lucano Salvatore Margiotta.

 
“Dispiace che il PD lucano, che pure aveva trovato una larga convergenza su un documento che diceva ben altro, abbia scelto, in contraddizione con quel testo, la strada degli strappi, uno dopo l’altro. La fretta -prodotta in queste ore dal “pasticciaccio brutto” della individuazione di una data sbagliata politicamente ed illegittima sotto il profilo amministrativo, come stabilito dal TAR- non può essere una giustificazione: spero, e faccio in tal senso appello a tutti, che nelle prossime ore prevalga il buon  senso, e soprattutto l’attaccamento alla comunità lucana. In altre regioni, pure coinvolte dalle elezioni, il centrosinistra sta andando nella direzione giusta, e si presenta alle urne in modo compatto e competitivo: non mi rassegno all’idea che in Basilicata non debba avvenire, e sono certo che a pensarla come me siano in tanti. Convocare primarie cui hanno espresso contrarietà, perplessità e non adesione alcune forze del centrosinistra e su cui vi sono profondi distinguo all’interno del PD va invece in direzione contraria. E ostinata”.Così conclude il senatore dem 
Margiotta (PD): 

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