GIOVANI LUCANI ABBIATE SPERANZA Questo è quanto ha affermato il ministro del lavoro Damiano nell’incontro tenuto nell’aula magna del campus di Macchia Romana dell’Università degli studi della Basilicata, in un incontro organizzato dal sindacato Uil, intitolato “Giovani, lavoro, sviluppo….per non tornare indietro”. Beh di tornare indietro francamente non ci dispiace, visto la continua decrescita della nostra regione negli ultimi dieci anni. Se pensiamo che in questo ultimo decennio, grazie alle politiche fallimentari del centro – sinistra, la così detta fuga di cervelli dal Sud verso le regioni del nord è aumentata del 315%, come se la Basilicata negli ultimi 10 anni abbia perso circa 5 mila tra diplomati e laureati. Questa situazione allarmante denunciata da tempo, è ancora più frustrante se pensiamo alle incendi risorse finanziarie (fondi POR), naturali (petrolio e acqua) e umane che la nostra “povera” Basilicata dispone. L’ampio divario tra risorse disponibili e risultati raccolti è uno dei tanti frutti che gli autorevoli governi di centro – sinistra hanno dato alla nostra comunità, per questo motivo non ci dispiace tornare indietro e magari fare a meno di qualche fallimento politico compiuto in questi anni. Infatti oggi i giovani devono scontare molti errori commessi in passato: dagli investimenti sbagliati, alle risorse economiche sprecate in amministrazioni gonfiate di poltrone inutili, insomma gli amministratori lucani hanno lasciato ai giovani una Basilicata “malata” da dover curare. Alle parole del ministro Damiano: “Ai giovani lucani dico di avere speranza e di lottare per affermare i loro diritti come quello di voler restare a lavorare nella loro regione” , gli rispondo che il tempo degli eroi è finito, perché oggi se non si ha l’aiuto di qualche autorevole esponente politico, restare a lavorare in Basilicata è un atto veramente eroico. Comunque prendiamo in parola il ministro Damiano e continuiamo a sperare.
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