Via libera all’unanimità dalla I Ccp su Film Commission. L’organismo chiamato ad esprimere un parere sul provvedimento della Giunta regionale ha formulato una serie di osservazioni.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 64 della legge n.42 del 2009, legge finanziaria, la Giunta per istituire la Unità interdipartimentale denominata “Film Commission” deve approvare una delibera con la quale vengono dettagliate le funzioni della struttura finalizzata alla promozione del territorio lucano attraverso il sostegno di opere di produzione di audiovisivi regionali, film, fiction Tv, spot pubblicitari, documentari ed ogni altra forma di produzione audiovisiva che incrementi la visibilità della Basilicata e anche di produzioni e di coproduzioni lucane.

La Commissione, presenti oltre al presidente Santochirico (Pd), i consiglieri Navazio (Ial), Venezia (Pdl), Romaniello (Sel), Singetta (Api), Pittella (Pd), Mollica (Mpa), Vita (Psi), Falotico (Plb), Scaglione (Pu) e Autilio (Idv), ha espresso parere favorevole all’unanimità, formulando alcune osservazioni in merito alla delibera della Giunta scaturite nel corso del dibattito. L’organismo consiliare ritiene che debbano essere valutate la congruità e la pertinenza del coordinamento da parte dell’Unità interdipartimentale delle risorse rivenienti da fondi nazionali ed europei in materia di audiovisivo e cinematografia con il concorso degli enti locali e degli enti pubblici e privati che agiscono sul territorio regionale in tali settori, nonché il compito di analizzare e proporre percorsi per la promozione ottimale, diffusione e circolazione delle produzioni. Osservazioni anche circa le funzioni del responsabile dell’Unità che “analizza e propone le modalità di intervento, considerando tutte le attività della filiera produttiva, comprese la circuitazione, la promozione e la formazione ed agevola la più ampia partecipazione dei fruitori supportando a tal fine le diverse azioni di competenza dei Dipartimenti regionali”. La Commissione ha, quindi, sottolineato l’importanza di definire le forme e le modalità di raccordo con quelle assegnate ad altri organismi e uffici in materia di cultura e turismo e di correlare e conformare più strettamente il profilo ed i requisiti del responsabile dell’Unità interdipartimentale alla missione della Film Commission. Sarebbe opportuno, secondo i commissari, che l’incarico di responsabile della struttura fosse conferito dalla Giunta regionale previa acquisizioni di manifestazioni di interesse, così come specificare la sede della Film Commission, assumendo l’indicazione di Matera. Propizie, inoltre, l’esplicitazione dei criteri di determinazione delle risorse necessarie al funzionamento della Film Commission poiché quelle previste appaiono prive di giustificazione e inadeguate alla missione e la specificazione circa la presentazione, da parte del responsabile dell’Unità, del Piano delle attività e la sua approvazione (l’organo dovrebbe essere la Giunta, previo parere della Commissione consiliare competente). Sempre a giudizio dei componenti la Commissione sono da definire le forme di interlocuzione e cooperazione con il tessuto delle realtà locali che producono e diffondono materiali audiovisivi ed è da rideterminare, poiché appare esiguo, l’impegno temporale richiesto al responsabile della struttura stante la complessità e la peculiarità della materia. Ultima osservazione quella concernente il chiarimento in merito a chi sceglie e assegna il personale della struttura interdipartimentale.

La Commissione ha, inoltre, approvato sempre all’unanimità, alcune raccomandazioni da trasmettere alla Giunta riguardanti le modalità di reclutamento del personale necessario, l’individuazione delle forme e modalità di “controllo” del responsabile della struttura circa l’espressione del giudizio per definire la bontà del prodotto, l’istituzione di una commissione di valutazione degli interventi, l’individuazione dei criteri di valutazione per la commissione stessa. Appare utile, poi, al fine di consentire alla Regione di effettuare interventi su diverse tipologie di opere, dare una definizione dei termini tecnici utilizzati per garantire una corretta e uniforme attivazione degli interventi. Opportune, altresì, l’individuazione delle tipologie di intervento attivabili dalla Regione, distinguendole in contributi in conto capitale ed interventi di coproduzione o acquisto di diritti di utilizzazione, in quanto tipologie di opere che possono garantire alla Regione il rientro dei capitali investiti e la conseguente implementazione delle risorse stanziate nel fondo, la definizione, infine, delle procedure per la presentazione delle domande e degli obblighi a carico dei soggetti beneficiari degli interventi.

 

Loading