“L’indagine effettuata dall’Inps ha fatto emergere che la regione Basilicata è al primo posto per quanto riguarda le false certificazioni di invalidità. Una domanda su tre – ricorda Napoli -risulta non essere veritiera e questo dato consegna alla Basilicata il triste primato di regione a più alta percentuale di falsificazioni riguardanti gli accertamenti di invalidità. La responsabilità diretta circa la verifica dei requisiti che attestino la situazione di grave invalidità è dell’Asl che consegna, all’Istituto di Previdenza sociale, documentazioni superficiali ed inesatte. Atteso che da successivi controlli effettuati dall’Inps –
aggiunge Napoli – risultano false certificazioni è doveroso, da parte dei responsabili regionali sanitari, intervenire sullo ‘status’ delle Asl per appurare responsabilità dirette o indirette”. “Il ruolo delle Asl territoriali – sottolinea il consigliere del Pdl -non è stato adeguatamente rafforzato per poter svolgere in pieno i controlli necessari. La responsabilità politica di assegnare ruoli e competenze, a seconda del ‘colore’ del cartellino da timbrare, è da addebitare completamente alla gestione del centro-sinistra che non si è mai occupato di fornire gli strumenti adeguati e le professionalità opportune per il pieno svolgimento delle funzioni proprie delle aziende sanitarie. L’etichetta di Basilicata ‘fannullona e ladrona’ deve essere completamente rigettata dalle forze sane di una regione che ha pienamente il diritto di far valere le proprie ragioni e di non sentirsi infangata da strani dinamismi fuori luogo che remano contro la comunità, in parte addebitabili ad una gestione politica clientelare e opportunista”.
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