falotico cislApprendistato, verso la riforma.Dalla Cisl si guarda con interesse al nuovo modello di apprendistato varato dal governo, ma resta il nodo delle risorse finanziarie

 Il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, guarda con interesse alla riforma dell’apprendistato avviata nei giorni scorsi dal governo nazionale. “L’apprendistato è storicamente uno dei principali e più qualificati canali di primo accesso al mercato del lavoro e uno degli strumenti più flessibili a disposizione delle imprese per la formazione in house dei propri dipendenti. In un contesto competitivo che muta continuamente il fabbisogno di competenze e conoscenze delle imprese – prosegue Falotico – l’apprendistato si è dimostrato storicamente un valido strumento non solo per ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro, ma anche quello tra competenze attese e competenze disponibili”.

Per il segretario della Cisl lucana “la riforma avviata dal governo, pur presentando una serie di problematiche, legate in modo particolare alle competenze regionali e alla effettiva disponibilità delle risorse finanziarie, risponde a una serie principi che per la Cisl sono imprescindibili per il buon esito della riforma: semplificazione delle procedure, valorizzazione della contrattazione collettiva, effettività della formazione professionale. Il nostro auspicio – aggiunge Falotico – è che nelle competenti commissioni parlamentari, che dovranno dare il definitivo via liberale alla riforma, sia affrontata e risolta la questione delle risorse. Senza il sostegno di adeguati incentivi finanziari, si rischia di fare un buco nell’acqua e di vanificare gli obiettivi della riforma. Per quanto ci riguarda – prosegue il segretario della Cisl – il contratto di apprendistato, soprattutto in questo contesto dell’economia, può essere una valida modalità di accesso stabile al mercato del lavoro per i giovani”.

Falotico sostiene, infine, la necessità di “coniugare la riforma con l’apprendistato professionalizzante che deve varare la Regione Basilicata e prevedere congrue risorse economiche per incentivare le aziende alla trasformazione dei contratti di apprendistato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato”.

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