Lo scorso 24 agosto il Gruppo Consiliare del Popolo della Libertà ha promosso una conferenza stampa per denunciare l’abituale negazione dei diritti delle minoranze atteggiamento diffuso in ogni ente lucano. Anche se la normativa detta precise regole per la massima trasparenza degli atti pubblici e l’accesso alla documentazione,
affinché si possa svolgere il ruolo istituzionale di controllo e verifica, la “malafede politica” e la mancanza di decoro istituzionale vanificano tutto. In quella occasione invitammo anche il Presidente del Consiglio Vincenzo Folino a prender parte alla conferenza stampa, poiché il ruolo che riveste è l’architrave del corretto funzionamento dei lavori consiliari e del rispetto del regolamento del ruolo e prerogative del Consiglio e dei eletti. Il Presidente Folino declinò l’invito, giustificando che rivestendo un ruolo super partes non poteva partecipare ad una conferenza stampa di un determinato partito politico. Però assicurò il suo impegno affinché norme e regolamenti fossero applicati e conseguentemente anche i diritti “negati” delle minoranze cessassero. A distanza di 3 mesi, nulla è cambiato, anzi mi correggo l’inerzia diventa sempre maggiore e la scorrettezza istituzionale avanza. Gli strumenti a disposizione delle forze politiche di minoranza sono pochi oltre alla funzione legislativa sono previsti mozioni, ordini del giorno ed interrogazioni. Quindi, ad esempio basta procrastinare nel tempo la discussione delle istanze per amputare la capacità e le possibilità di una concreta azione politica ed istituzionale. Se poi aggiungiamo al trascorrere inesorabile del tempo il diniego all’acceso dei documenti e di atti che sono indispensabili per poter conoscere, capire e affrontare le questioni, il cerchio si chiude e la minoranza resta alcuna possibilità di movimento. Senza carte e cifre non si ha nessuna possibilità di intraprendere una reale e seria azione politica. Niente conoscenza vuol dire dover brancolare nel buio o esser costretti a una vana “filosofia” sui principi. Intanto si calpesta il principio fondamentale di una democrazia rappresentativa, impedendo ad un eletto dal voto popolare e in libere elezioni di poter svolgere il suo mandato ed il suo ruolo. Memore delle vane parole e vaghe promesse del Presidente del Consiglio Folino ho presentato una diffida ufficiale ai dipartimenti, agli assessori ed al Presidente del Consiglio di rispettare le norme vigenti. Nello specifico per la richiesta di documentazione protocollate nelle seguenti date e con il seguente oggetto (il regolamento prevede entro tre giorni dalla richiesta):5/5
– Contratto di servizio tra le ferrovie Apppulo-lucane e la regione Basilicata23/5
– Impianto Fenice /Melfi14/7
– Verbali redatti dai collegi sindacali degli Enti, Agenzie regionali, società controllate21/9
– Dati Inquinamento Sider Potenza 21/9
– Documentazione sulla Fenice21/9
– Società Acquedotto lucano spa e acquedotto progettazioni srl21/9
– Dati inquinamento Centro Oli Viggiano21/9
– Dati inquinamento Fiume Noce 21/9
– Dati inquinamento Lago Pertusillo28/9
– Sviluppo Italia SPA assunzioni.Preciso che trattasi di atti importanti per poter affrontare alcune spinose e delicate situazioni esistenti nella nostra Basilicata. A meno che il Presidente De Filippo, il Presidente Folino e l’intera maggioranza non abbiano interesse che siano divulgati e messi a conoscenza ai consiglieri di opposizione ed all’opinione pubblica. I motivi li spiegassero ufficialmente.Per il sottoscritto contano i fatti e la realtà: è una violazione di normative, un atto di arroganza e sopratutto una volontà di oscurare e nascondere la verità. Gianni Rosa
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.