diga-del-pertusillo

“L’episodio di alterazione della qualità delle acque che ha interessato in questi giorni l’invaso del Pertusillo pone l’esigenza di dover potenziare, razionalizzare ed ottimizzare sul territorio il “Sistema dei Controlli Ambientali”, fermo restando il quadro normativo di assegnazione delle competenze assegnate dalla legge ai vari organi coinvolti. Il sistema dei controlli non è disgiunto dalla necessaria verifica e riflessione che va fatta con i soggetti che a vario titolo operano per il sistema idrico integrato lucano”.

Lo ha dichiarato il Vicepresidente e assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza Massimo Macchia, secondo cui le profonde modifiche dell’assetto istituzionale della Pubblica Amministrazione attualmente in atto e la conseguente ridefinizione di competenze e procedure, portano ad individuare l’ambito territoriale provinciale come il più favorevole per azioni efficaci di pianificazione ambientale.

“La Provincia – prosegue Macchia – è l’Ente intermedio maggiormente consono a svolgere funzioni amministrative di controllo ambientale. In questo quadro c’è la necessità di qualificare e potenziare le strutture provinciali per essere in grado di assolvere adeguatamente a tali compiti, il tutto in una realtà, come quella della Basilicata, ricca di risorse ambientali che, se sfruttate, porteranno importanti benefici economici ma anche una forte compromissione dell’ambiente”. “In ogni caso, per ottenere dei risultati concreti, il tema del monitoraggio e controllo ambientale – afferma -deve essere affrontato in maniera costante e sinergica attraverso collaborazioni tra Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Comuni dei vari invasi, Corpo forestale dello Stato e Polizia provinciale e non basandosi, invece, su singole attività, sprovviste di un coordinamento comune e, del resto, anche l’istituzione del tavolo interdipartimentale, voluto dall’assessore regionale Mancusi in occasione della vicenda relativa all’alga del Pertusillo, si muove decisamente in questa direzione. Del resto, relativamente alla tutela delle acque, si deve avere riguardo all’accordo di programma tra le Regioni Basilicata e Puglia per la gestione condivisa delle risorse idriche atteso che l’Accordo prevede la promozione delle azioni di controllo per la salvaguardia delle risorse idriche nonché il sostegno economico dei costi connessi all’esercizio di tali attività: difatti, tra i parametri determinanti la tariffazione dei servizi idrici vi è il costo per il mantenimento nel tempo della qualità della risorsa idrica (componente ambientale del costo dell’acqua all’ingrosso deliberato il 27/04/2004 dal Comitato di Coordinamento dell’Accordo di Programma). Tali oneri tariffari rappresentano il contributo dei soggetti utilizzatori ai costi sostenuti per l’attuazione di politiche di salvaguardia ambientale”.

“Pertanto – conclude il Vicepresidente – occorre un’azione sinergica dei vari protagonisti istituzionali in cui il ruolo della Provincia deve essere valorizzato come momento fondante dell’attività di coordinamento del sistema di monitoraggio e controllo ambientale, il tutto in un’ottica di potenziamento delle risorse economiche e di personale”.

 

Loading