Verdino tutto da rifare. Il Gruppo Consiliare del Popolo della Libertà in Regione Basilicata come aveva annunciato la scorsa settimana in conferenza stampa, ha presentato durante la seduta del Consiglio Regionale di questa mattina una mozione con richiesta di discussione immediata, per dibattere della delibera n. 2219/2010 meglio conosciuta come “Delibera Verdino”.
Con questo atto proposto dal Dipartimento Ambiente, retto da Agatino Mancusi segretario regionale Udc, si approvava il progetto per la realizzazione di un videogame dell’associazione Ameno presieduta dal responsabile regionale giovanile UDC Pelliccia, costo dell’operazione 83 mila euro. Con la mozione si richiede alla Giunta di revocare la delibera che consideriamo inopportuna politicamente e poco trasparente nelle procedure amministrative.Il Pdl aveva invitato il Presidente De Filippo a fare tutto ciò in maniera preventiva rispetto alla seduta di oggi, cosa che non è accaduta. Abbiamo registrato rispetto alla richiesta di discussione immediata il voto contrario dei gruppi del Pd, Sel e UdC. Così facendo la discussione è slittata al prossimo Consiglio. Fatta salva la piena autonomia dei colleghi della Maggioranza che hanno espresso un voto negativo e la loro legittima decisione, il Pdl considera che si sia persa una occasione di chiarimento e di approfondimento della questione e degli evidenti risvolti che riguardano il buon andamento della Pubblica Amministrazione. Quella parte della maggioranza che si espressa negativamente si assuma la responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica di tale scelta; il Pdl da parte sua invece continuerà a vigilare e non permetterà che colpi di mano più o meno istituzionali vanifichino o impediscano la discussione in Consiglio Regionale della delibera 2219/2010. Riteniamo che Pd, Sel e UDC abbiano sminuito il ruolo dell’ASSISE Regionale che ha il diritto-dovere di vigilare sulla correttezza politica dei provvedimenti adottati nel rispetto dei principi della morale e dell’etica politica. In attesa della prossima seduta, siamo ancora fiduciosi di un atto di responsabilità da parte del Presidente De Filippo con la revoca in autotutela del deliberato.
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