“La vicenda della costituzione di un fondo regionale a sostegno della città di Potenza, sta animando il dibattito politico di questi ultimi giorni. In un momento di grandi difficoltà economiche – afferma Napoli – a cui tutti gli enti pubblici devono far fronte, non è semplice assumere certe decisioni, ma la politica deve affrettare i tempi per determinare, fra i tanti problemi, una scala di priorità e fronteggiarli con urgenza.
Non sembra più il caso di attardarsi in dibattiti che, purtroppo, favoriscono solo la lenta agonia di ogni situazione. Il territorio di Basilicata si sa essere pieno di problematiche, tante ataviche, frutto di gestioni superficiali se non scellerate. Ogni città, ogni paese della nostra terra può rivendicare un motivo di sostegno, a giusta ragione. La città capoluogo, in questo senso, deve essere considerata il simbolo di questa situazione. Tanti debiti, frutto di decenni di cattive amministrazioni di centro-sinistra, sono la conseguenza di una politica, quella di casa nostra, che non è mai riuscita a determinare la crescita della città capoluogo di pari passo con le esigenze del territorio. Ecco allora che, ai disagi economici, si sono aggiunti quelli organizzativi. Insieme concorrono a determinare l’insostenibilità di una situazione che sta per esplodere. Non c’è più tempo per le polemiche, è giunto il momento delle decisioni, di agire”.
“A Potenza – sostiene Napoli – la Regione deve riconoscere un sostegno, a prescindere dalle cause che hanno determinato l’attuale situazione debitoria. Potenza, lo si voglia o no, è riferimento per il territorio regionale, sia dal punto di vista amministrativo che dei servizi e per questo è costretta ad affrontare spese supplementari rispetto alle proprie esigenze. Ecco il motivo in più per cui bisogna darle sostegno e concederle la possibilità di crescere creando quelle condizioni di vivibilità e di ospitalità che oggi mancano. Altra cosa sarà poi discutere su come e dove impegnare le risorse che la Regione vorrà mettere a disposizione. Questo deve essere il secondo step di un processo che va affrontato con urgenza. È normale – aggiunge il consigliere del Pdl – che questo tipo di scelta non deve essere intesa come un momento di discriminazione nei confronti del resto del territorio. Esso va monitorato ed aiutato lì dove emergono le criticità”.
“La politica, al di la del campanilismo, deve essere capace di programmare lo sviluppo, individuarne i canali, creare i punti di riferimento dai quali ripartire per la crescita di tutto il territorio. Agli uomini designati ad amministrare – conclude Napoli – va il compito di impegnarsi ed impegnare le risorse nel migliore dei modi affinché ciò avvenga”.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.