Sono oltre una ventina i pullman organizzati dalla Cisl Basilicata che partiranno sabato notte alla volta di Roma dove in mattinata, in piazza del Popolo, è in programma la manifestazione nazionale di Cisl e Uil sul tema “Meno tasse per il lavoro, più lavoro per l’Italia”. Oltre 1.500 persone, tra iscritti, delegati e dirigenti sindacali della Cisl, raggiungerà la capitale da ogni angolo della regione per quella che si annuncia come la più imponente manifestazione sindacale degli ultimi anni. Una vera e propria mobilitazione che vede insieme Cisl e Uil per chiedere un fisco più equo e più risorse per il lavoro e lo sviluppo. Negli uffici della Cisl e nelle varie categorie in queste ore si lavora con fermento agli ultimi dettagli della complessa macchina organizzativa che ha visto consumare nelle ultime settimane numerose assemblee e consigli generali.
“La manifestazione – anticipa il segretario lucano della Cisl, Nino Falotico – non sarà di protesta ma di proposta. In un momento in cui la classe dirigente del paese è affaccendata nei soliti e stucchevoli rituali della politica politicante – continua Falotico – il sindacato riformista si è assunto la responsabilità di porre al centro dell’agenda nazionale la necessità di una riforma fiscale, di un patto sociale per lo sviluppo e di una lotta forte agli sprechi nella pubblica amministrazione”.
Molteplici le misure che compongono la piattaforma programmatica che sarà presentata a Roma. Si va, tra le altre, da una forte riduzione dell’Irpef sui redditi da lavoro dipendente e pensioni, compreso il contenimento delle addizionali locali, ad una nuova politica per il Mezzogiorno, attraverso lo sblocco e la razionalizzazione dei Fas e la fiscalità di vantaggio, fino ad rinnovata attenzione per le famiglie mediante il nuovo assegno unico familiare, il tutto da sostenere attraverso il recupero dell’evasione fiscale, l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie e la lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione.
“La Cisl ha scelto la strada della responsabilità perché nel pieno di una recessione economica – dice Falotico – non ha senso parlare un giorno sì e l’altro pure di elezioni anticipate o proclamare scioperi che fanno perdere solo salario ai lavoratori. La Cisl non ha alcuna intenzione di partecipare al quotidiano gioco dell’oca, in cui si torna sempre al punto di partenza, mentre il paese reclama riforme strutturali e arranca sotto i colpi di una crisi che continua a distruggere aziende e posti di lavoro”.
“A Roma – prosegue il leader della Cisl lucana – porteremo la voce di una regione che ha sperimentato sulla propria pelle gli effetti nefasti di una crisi industriale che ha ridotto al lumicino l’apparato produttivo, come dimostrano la moltitudine di tavoli aperti che ancora faticano ad imboccare la via di una soluzione. Daramic, Panasonic, Vicenzi, Mahle, etc. rappresentano la cartina di tornasole di una crisi strutturale che viene da lontano e che la recessione internazionale ha solo amplificato nei suoi effetti sociali. È con questa realtà, non con i desideri, che deve fare i conti un sindacato riformista, un sindacato che guarda alla concretezza dei problemi e alla sostenibilità delle soluzioni”.
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