Respingendo con fermezza le accuse di aver contribuito ad esacerbare gli animi, il consigliere del Pd “si augura solo che si apra ora la strada per una riflessione più onesta e serena alla quale tutti, dico tutti, avrebbero il dovere di contribuire”

“Leggo che viene ripresa ed enfatizzata una delle invettive (fra le tante rivolte ieri nella sede consiliare all’intera classe politica) a me indirizzata secondo la quale avrei invitato il comitato di lotta (o i comitati, in concorso fra loro) ad ‘alzare il tiro’: un’accusa fraudolenta e ignobile che non solo non risponde al vero, ma tende a nascondere le vere responsabilità di una situazione che si è andata esasperando per ragioni che sarà bene analizzare a tempo debito”. E’ quanto dichiarato dal presidente del gruppo consiliare del Pd, Vincenzo Viti.

“Chiunque mi ha frequentato – aggiunge Viti – nel tempo della protesta, sia a Pisticci che a Marconia e a Tinchi, nelle numerose occasioni alle quali ho inteso partecipare per onorare un ruolo di interlocuzione politica cui sono chiamato nella mia responsabilità di Presidente del gruppo di maggioranza nella Regione e di tutela degli interessi autentici di quel territorio, potrebbe testimoniare di una missione costruttiva e leale, spesa per orientare la protesta verso il conseguimento di un ruolo nuovo e di un valore ulteriore per il presidio ospedaliero di Tinchi. Ero e sono convinto che solo nell’ambito di una missione più ricca e qualificata, Tinchi potesse e dovesse trovare le ragioni vere non solo per sopravvivere ma per vivere. Sono concetti che ho manifestato in pubblico, parlando ai manifestanti da un camion e che possono essere puntualmente ritrovati tal quali nel filmato di youtube disponibile per chiunque vi abbia interesse. Il lavoro che ho compiuto, d’intesa con il presidente De Filippo e con l’assessore Martorano e potendo contare sulla solidarietà del gruppo del Pd e dei dirigenti del Pd di Pisticci e Marconia, ha poi condotto alla definizione del progetto che il Governo regionale ha esposto al centro-sinistra ufficialmente qualche giorno fa e che meriterebbe di essere conosciuto nel dettaglio e valutato con generosità ed intelligenza: un progetto che fa evolvere concretamente la prospettiva di Tinchi e la rende indubbiamente apprezzabile”.

“Quindi – sottolinea Viti – l’unico ‘tiro’ che io mi trovo oggi ad osservare (e che certo non intendo subire) è il tiro al piccione sul quale amano esercitarsi in tanti, sia al di qua delle porte girevoli del centro-sinistra, sia fuori per chiari ed evidenti interessi. Aggiungo che non nutro naturalmente rancori verso chi protesta, né mi dolgo per accuse che mi amareggiano ma non mi toccano. Sono certo che quelli che oggi appaiono torti, diverranno ragioni (e forse meriti, al di là della mia persona) domani. Mi auguro solo che si apra ora la strada per una riflessione più onesta e serena alla quale tutti, dico tutti, avrebbero il dovere di contribuire”.

 

 

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