La vacuità di alcuni interventi nel Consiglio regionale che ha eletto il nuovo Ufficio di Presidenza ci dà la portata della classe politica che ci governa. Del discorso di Pittella   

resteranno solo gli auguri al nuovo Presidente del Consiglio, Francesco Mollica, il resto si attesta sullo zero assoluto.

Giustificare l’entrata in maggioranza dell’Area Popolare con la situazione nazionale è un po’ riduttivo per un rivoluzionario. Tutti si aspettavano le motivazioni politiche che hanno portato Pittella ad allargare la maggioranza. Ma ovviamente non ce ne sono.

A noi sembra che nel tentativo di Pittella di emulare Renzi ci sia solo stanchezza e mancanza di idee. Del resto, il Governatore come può giustificare l’involuzione della politica cui abbiamo assistito ieri? Solo con il ‘così fan tutti’. E se Renzi accoglie Alfano e Verdini, perché mai Pittella dovrebbe sottrarsi dal dare accoglienza a Pace e Mollica?

Ma a parte ciò. A parte l’intervento surreale di un Santarsiero, ex sindaco di Potenza, avversato ‘nemico’ nelle scorse comunali, che ‘giustifica’ il transfuga Pace, resta l’ultimo oltraggio di una classe politica da I Repubblica, poltronista e inciucista. Resta l’ultimo schiaffo agli elettori che hanno votato dei candidati appartenenti a coalizioni di centrodestra che si ritrovano a fare da stampella del padrone di turno.

In Inghilterra, dove un’etica della politica ancora esiste, pur non essendoci il vincolo di mandato, l’eletto, che cambia schieramento, si dimette per pudore nei confronti dei suoi elettori.

Ma in Italia ed in Basilicata, il pudore è roba per pochi. Un risultato, però, l’abbiamo ottenuto: chi vuole ribaltare il Sistema, chi non si riconosce nel centrosinistra, chi crede che Pittella abbia fallito, adesso sa che noi siamo la sola e vera alternativa in Basili

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