Una riflessione profonda sul rapporto tra memoria e oblio, memoria e tradizione, memoria e identità.   

Si è appena conclusa un’intensa giornata che ha visto protagoniste una rappresentanza delle classi prime e seconde del Liceo Scientifico “Pier Paolo Pasolini”. In occasione della ricorrenza della giornata della memoria, istituita il 20 luglio 2000 con la Legge n. 211 “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti“, nell’Istituto di via a Anzio a Potenza è stata ospitata la prof.ssa e scrittrice di Cava de’ Tirreni (Sa) Lucia Gallo la quale ha presentato in questi giorni una relazione sul tema “Identità e Memoria”. Laprof.ssa Lucia Gallo Moles che su incarico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha coordinato progetti tesi a prevenire il disagio giovanile e la dispersione scolastica, è esperta in didattica e progettazione di itinerari formativi e svolge intensa attività di formazione e di ricerca. La relazione sul tema della Gallo ha ruotato, oltre che su alcuni spunti storici, soprattutto sul rapporto tra Memoria e Oblio, Memoria e Tradizione, Memoria e Identità.

«La scuola resta certamente uno dei canali privilegiati attraverso cui si conserva e si trasmette la memoria, vale a dire quel patrimonio simbolico ricco di significati elaborato dalle generazioni precedenti, nel quale ciascuno si è identificato – ha spiegato la prof.ssa Gallo – è difficile pensare alla comprensione di qualsiasi società se non attraverso le narrazioni, la ricerca di quelle tradizioni che forniscono la trama tanto dei vissuti passati quanto della comprensione dell’oggi. Solo se siamo consapevoli della nostra identità possiamo accettare altre forme di identità e di storie maturate su tornanti diversi dell’umanità nella prospettiva della comprensione del diverso e della valorizzazione di ciò che di nuovo e di specifico si offre alla nostra riflessione».

In questa prospettiva, si è sviluppato il lavoro degli allievi del Liceo Pasolini. Ciascuno, infatti, ha ricercato nel proprio ambiente di vita tradizioni e modi di vivere, non per farne un amarcord o peggio una sterile rievocazione del bel tempo, ma per recuperare e salvare dalle profondità del passato e dall’oblio quei frammenti che sono ancora in grado di illuminare il presente.

«La nostra scuola ha molto a cuore il tema della diversità e anche quest’anno ha partecipato al Progetto Crocus – spiegano le docenti del Liceo Pasolini Antonietta Comodo ed Emma Tripaldi – in una prima fase la Fondazione irlandese per l’insegnamento sull’Olocausto ci ha fornito bulbi di crocus gialli da piantare in autunno in memoria del milione e mezzo di bambini che morirono nell’Olocausto e delle migliaia di altri bambini che furono vittime delle atrocità naziste. Il fiore giallo rievoca il giallo della Stella di David che gli ebrei furono costretti a cucire sui propri abiti durante il dominio nazista. Questi bellissimi fiori, che non sono ancora sbocciati, ci ricordano che anche dopo gli eventi più terribili, una vita nuova comincia e possiamo sperare che ogni cosa sia migliore di quanto lo sia stata prima. Vogliamo citare anche l’attività didattica e di ricerca che ha promosso una riflessione e una maggiore consapevolezza sul tema dell’accettazione della diversità».

«Dal momento che nella nostra classe proveniamo da paesi diversi della provincia di Potenza e non solo – hanno spiegato gli alunni del Pasolini coinvolti nel progetto – abbiamo svolto un’attività di ricerca sulle tradizioni, festività religiose, cibi particolari, abiti tradizionali, canzoni e racconti popolari dei paesi in cui viviamo. Partendo dalla microstoria, cioè dall’esperienza quotidiana della diversità, siamo stati portati a riflettere sul tema della diversità e dell’integrazione come elementi propri di tutta la società umana».

All’incontro ha partecipato anche una rappresentanza del Gruppo Folk di Avigliano.

 488 totale visualizzazioni,  4 oggi