Libia, accogliere ma non ghettizzare i profughi. Dalle Acli di Potenza la richiesta di individuare strutture per accogliere in modo dignitoso i profughi libici
Il presidente provinciale delle Acli di Potenza, Gennaro Napodano, valuta positivamente la disponibilità annunciata dalla Regione Basilicata di accogliere una parte significativa dei profughi civili provenienti dalla Libia. “La disponibilità espressa dall’assessore regionale Martorano – commenta Napodano – si fa interprete di un sentimento diffuso, anche se non ostentato, di solidarietà che è tipico di una regione come la Basilicata che sa perfettamente cosa significa abbandonare per necessità la propria terra. Le nostre uniche perplessità riguardano la tipologia di struttura dove accogliere fisicamente i circa 400 profughi che dovrebbero arrivare in Basilicata”. Per Napodano “l’ex caserma Lucania, soluzione ventilata inizialmente al tavolo del ministero dell’Interno, anche se situata in una zona nevralgica e centrale della città e al di là delle dispute un po’ provinciali emerse in queste ore, avrebbe rischiato di assumere i connotati di un ghetto dove confinare uomini, donne e bambini che fuggono dalla guerra civile e da un regime sanguinario. Dal nostro punto di vista sarebbe auspicabile individuare, anche attraverso il coinvolgimento attivo delle associazioni locali di volontariato, una soluzione più rispettosa della dignità delle persone e più funzionale anche sotto il profilo dell’ordine pubblico. Il rischio da scongiurare – avverte il presidente provinciale delle Acli – è di creare ghetti e costruirvi intorno un muro di diffidenza e intolleranza. In questo senso accogliamo con soddisfazione – conclude Napodano – lo sforzo della stessa Regione Basilicata e delle amministrazioni locali allo scopo di individuare soluzioni di accoglienza più appropriate”.
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