Dopo l’accordo nazionale siglato lo scorso 25 gennaio tra il presidentedel movimento politico “Io Amo l’Italia” Magdi Cristiano Allam e ilpresidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dopo qualche giorno diriflessione si impone oggi una presa di posizione che chiarisca edinterpreti gli umori del movimento in Basilicata. In coscienza, partiamo da un monito:“Abbiamo attraversato ore difficili e sarebbe vano illudersi che nuovedifficoltà non ci attendano; però, se,  insieme allo spirito di rinunzia edi disciplina, porteremo un sano spirito di realtà, se vorremo sempreproporzionare i nostri desideri ed i nostri ideali alle nostre forze edalla nostra capacità, se porteremo nelle lotte della politica ……” In Basilicata ci siamo candidati con un programma e con una ideaterritoriale. Abbiamo più volte scritto e commentato ciò che non ci piacevadel Pdl lucano. E quello che ancora, tuttora, non ci piace. Infatti ci ignoriamo. E spesso abbiamo idee diversissime. Basti pensare alle nomine nei vari enti sub regionali suggerite alPresidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino. Basti pensare allaipocrita ipotesi della commissione di inchiesta. Stiamo tentando di interpretare un ruolo. Di uscire dalla contrapposizionebanale e sterile. Non offriamo visioni a breve termine. Non dispendiamoposti e raccomandazioni. Non millantiamo potere. Siamo quello che siamo.Cercando di amplificare ciò che proviene da una società che ha necessità dispazi non omologati. Utopia? O semplicemente velleità?C’è un evidente deficit di cultura politica che non permette diinterpretare i sentimenti della comunità lucana.Nessuna discussione, nessun confronto, nessun dibattito, nessuna ideaprogrammatica: solo l’assillo delle alleanze. Aumentare qualche puntopercentuale può servire a qualcosa?Il nostro patrimonio non è in svendita.Che gli uomini di pensiero tornino a dire parole che facciano pensare,inducendo i più a porsi domande!Su Melfi.La traccia è stata scritta da tempo. Assistiamo tuttavia a scenetteipocrite amplificate dai pennaioli di periferia. Siamo incompatibili con Pagliuca che nel giro di poche settimane passa dauna richiesta di alleanza con il PSI poi a quella con il PD, poi ad unagrande coalizione ed infine facendo finta di accogliere il figliol prodigopensa di ritornare insieme purché si votino il suo candidato ed il suoprogramma. Quanto meno confusionario nella visione! Per non parlare dellaproposizione!Non ci interessa vincere a tutti i costi! Abbiamo, tuttavia, la convinzione di riuscire a dire ancora molto per lanostra città!D’altra parte, sempre di più il destino della città è nelle sue stessemani. Dipende dalla capacità di esprimere una classe dirigente coesa e unprogetto.Riuscire a integrare e a coordinare efficacemente le funzioni economiche,sociali e culturali diventa un imperativo decisivo per migliorare lecondizioni di vita dei nostri concittadini.Perciò, in un processo di naturale cambiamento, noi partiamo da un modellodi comportamento. È lì. Lo è stato per dieci anni. Vogliamo, tuttavia, costruire reti di soggetti che contribuiscano agenerare l’effetto desiderato. Con la necessaria autocritica e con lanecessaria proposta! Non ci interessa chi, per fatuo leit-motiv o mero calcolo politico, ripeteparole ridondanti puntando sulla contrapposizione. A maggio dello scorso anno, per egoismo politico e per mancanza dicoraggio, si è voluto marcare una discontinuità. A maggio di questo anno noi vogliamo vivere in una città sempre migliore!

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