Quando l’Europa ci fa i complimenti, come Regione; quando ce li fa anche il rappresentante del Ministero del Lavoro perché siamo “Un punto di riferimento ed un modello nella programmazione dei fondi comunitari”, ci rendiamo conto, con nostra grande tristezza, che siamo circondati o da gente che poco sa di programmazione,
quella reale, quella che è richiesta alle aziende private per poter sopravvivere nella giungla del libero mercato, o da persone che vogliono affossare la nostra Lucania ancora di più.
Non sono interpretabili altrimenti affermazioni di questo tipo, specialmente dopo aver esaminato le delibere della Giunta regionale n. 1529 e 1530 del 24 novembre scorso, con le quali si spendono in fretta e furia, come del resto riportato anche nelle delibere stesse (si parla di “accelerazione” della spesa), ben 627.700 euro di fondi FESR.
Prima di parlare di come verrà speso questo gruzzoletto che dovrebbe essere destinato allo ‘sviluppo’, alcune note tecniche: nella delibera n. 1529, il numero della nota (n. 244077/12A6), contenente il parere favorevole dell’Autorità di gestione sul finanziamento, è aggiunto a penna e la data corretta. Si trasforma il 26 novembre (data successiva alla delibera) in 23 novembre. Vogliamo credere nella buona fede del redattore. Nella delibera n. 1530, invece, non è riportata neanche il numero della nota con cui viene espresso il parere favorevole. Errore anche questo?
Per quanto riguarda, invece, il ‘gruzzoletto’ il Popolo lucano deve sapere che:
347.700 euro (delibera 1529) sono stanziati per un progetto “Acqua è Pace”, di cui fanno parte “spettacoli e produzioni culturali”, in particolare: 4 spettacoli da 48.800 euro ciascuno e una mostra da 36.600 (per un totale di 231.800 euro), che avrebbero dovuto svolgersi già nella prima decina del mese di Dicembre, si legge nella delibera. Progetto di cui, ad oggi, 10 dicembre, non c’è traccia se non sulla carta. Progetto in cui rispunta la società Quadrum s.r.l. e l’ennesimo finanziamento ad uno spettacolo di Ulderico Pesce. Gli altri 115.900 euro sono suddivisi tra: la ‘comunicazione e pubblicità’ che tanto sono care al Governo pittelliano, che ci costeranno ‘solo’ 48.800 euro per 20 giorni visto, che, ad oggi, non c’è ancora neanche un manifesto, e 67.100 per la logistica (48.800 euro) e per la segreteria organizzativa (18.300 euro).
280.000 euro sono invece quelli della delibera n. 1530 con la quale si è finanziato, tra l’altro, il presepe di Artese a New York (tralasciamo di dirvi quanto ci è costata l’ospitalità dell’artista e del personale) e che ricomprende variegate attività rientranti nel “Piano delle attività 2015 e il Piano Marketing 2015” dell’APT lucana. Sì, 280.000 euro per un mese di attività dell’APT: siamo a Dicembre.
Considerando, poi, che 89.000 euro sono serviti per il presepe, i restanti 191.000 euro dovranno servire a finanziare: 15.000 euro il “supporto all’ospitalità di stakeholder, press tour, T.O.” (ma quali stakeholder? E per cosa vengono ospitati?); 105.000 euro i “Supporti alla promozione: editoria” (per quali attività? Quali pubblicazioni?); 20.000 euro il “Turismo digitale BTO-BTWIC” (la cui quarta edizione si è tenuta il 18 novembre scorso, prima dell’approvazione della delibera); 51.000 euro la “Valorizzazione itinerari turistici e religiosi attraverso la promozione sui media” (Ma quando e quali percorsi si valorizzano?).
A queste domande sappiamo che non verrà mai data risposta. Fatto sta che, in neanche 20 giorni, la Regione Basilicata spende 627.700 euro per attività che sono ancora su carta. Così sono bravi tutti a spendere.
Infatti, tutti questi fondi rientrano nella programmazione europea 2007-13 che si chiude improrogabilmente entro il 31 dicembre 2015. Quindi tutte le attività di cui sopra devono terminare entro la fine di questo mese di dicembre.
Siamo sicuri che i “beneficiari” di tali fondi riusciranno a trovare delle pezze d’appoggio per rendicontare tutto, però, i grandi strateghi europei, i grandi pianificatori nostrani non ci venissero a parlare di ‘modello di programmazione’, perché, a parte lo sperpero, noi non vediamo nulla. Come nulla è la programmazione in Basilicata.
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