latronico-cosim_ooCaro Presidente De Filippo, come avrai saputo già dal primo momento della pubblicazione del bando denominato piccoli sussidi, finanziato con l'impiego dei fondi comunitari, non ho condiviso l'impostazione assunta dal governo regionale nel varare tale misura, sia per l'assenza di griglie selettive dei progetti finanziabili, per garantire una qualificazione della spesa, che per la mancanza di criteri il più possibile obiettivi per l'attribuzione dei punteggi nella formazione delle graduatorie. Il risultato del bando ora è sotto gli occhi di tutti: sono state presentate oltre 4.300 domande; di queste ne sono state finanziate appena 258, con 3700 istanze ritenute ammesse, ma non finanziate per la mancanza di copertura finanziaria. Basta scorrere solo superficialmente le tipologie dei progetti finanziati per accorgersi che sono stati inclusi lavori con scarso contenuto produttivo, dagli studi legali, a quelli di consulenza aziendale e di ingegneria, per fare degli esempi, che sicuramente non concorreranno ad accrescere la rete produttiva delle nostra regione, trascurando, proprio sui contenuti dei progetti, di fissare delle priorità per attività ed imprese che avessero caratteristiche accentuate di produttività, di solidità e di connessione con le dinamiche dei mercati regionale e nazionale. Senza dire che anche per quel che concerne l'intensità del contributo ammesso (80% dell'investimento ammissibile) mi è parsa una vera esagerazione aver trascurato di prevedere un sistema di premialità per le proposte progettuali che comportassero una maggiore partecipazione al rischio di impresa da parte dei proponenti con la conseguenza di allargare la platea dei beneficiari e di accrescere la responsabilità dei soggetti coinvolti nelle iniziative. Con l'impostazione varata si è invece alimentata una corsa al contributo che, aggiunta all'assenza di criteri selettivi nelle scelta delle attività finanziabili, non lascia prevedere risultati positivi sul piano delle concrete ricadute sul tessuto economico ed occupazionale della nostra regione. Consentimi di aggiungere che l'esperienza compiuta lascia margini di larga insoddisfazione anche per quel che riguarda l'obiettività dei sistemi di valutazione e di attribuzione dei punteggi da parte dell'organismo incaricato (Sviluppo Italia) che si è dato dei criteri assai sindacabili e discrezionali. All'indomani della pubblicazione delle graduatorie è emersa tutta la spiegabile insoddisfazione e le proteste di molti che pure avevano intravisto la possibilità di intraprendere nuove attività oppure di consolidare imprese familiari. Molti di questi si chiedono come abbia potuto operare Sviluppo Italia nella valutazione delle istanze senza criteri freddi, obiettivi e predefiniti?! Perché non si è deciso di ridurre l'intensità dell'aiuto premiando la compartecipazione dei proponenti ?! Perché non sono stati predefiniti settori di intervento più selettivi per evitare di finanziare attività con scarso contenuto produttivo?! Sono tutte domande che ti rigiro, ritenendo che sia utile una tua riflessione su questa discutibile avventura. Insieme ad una lettera, una delle tante che mi sono arrivate in questi giorni, di un giovane lucano (Paolo) che rappresenta la sua delusione ed il suo dissenso per un modo di procedere che alla fine non aiuta chi nella realtà é seriamente impegnato a sviluppare il suo futuro e finisce anche per alimentare il dubbio che attorno alle azioni di promozione dello sviluppo prendano piede spinte speculative inaccettabili. Concludo, aggiungendo, che anche l'ultimo bando per il finanziamento dei cosiddetti servizi turistici ad opera del dipartimento attività produttive con l'impiego di 2,5 milioni di euro rivenienti dal fondi por 2000-2006, non solo non corregge le criticità del primo bando, ma anzi le aggrava. Infatti, se nel primo vi erano criteri di valutazione largamente discrezionali, quest'ultimo è senza criteri e si affida unicamente all'ordine cronologico di presentazione delle istanze. Con l'adozione di tale modalità operative, lascio a te valutare il grado di corrispondenza con le esigenze di qualificazione degli investimenti e di trasparenza nella erogazione di incentivi pubblici. Giorni fa', incontrando i giovani laureati destinatari di borse di ricerca, ti sei impegnato ad orientare l'azione di governo nel rispetto di tre categorie che mi permetto di ricordarti: qualità, opportunità e trasparenza; non mi pare che nella gestione della misura dei piccoli sussidi e del bando sui servizi turistici, che pure hanno mobilitato 12,5 milioni di euro, si sia in concreto rispettato questo condivisibile e solenne impegno.

 483 totale visualizzazioni,  2 oggi