Per Gianvito una esperienza di lavoro che è già un modello Tre anni di lavoro presso l’ Azienda sanitaria locale n. 4 con tanti progressi e tanta simpatia, che hanno indicato un modello e una esperienza utile per l’ inserimento di altri giovani disabili. Per Gianvito , oggi, 16 aprile, sono passati tre anni dall’ assunzione.
Una tappa importante per tutti i giovani, ma che per lui ha avuto un valore maggiore. Lui è un disabile down che, scuola a parte, non ha avuto come altri ragazzi della sua condizione l’ opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro. La Asl n. 4, recependo le norme di settore, ne delibero’ l’assunzione a tempo intederminato ponendo attenzione, pur nei limiti del bilancio, ai bisogni di tutti i disabili. Gianvito ha lavorato come commesso all’Ufficio relazioni con il pubblico, in quella parte dell’ Azienda dove è maggiore l’ attenzione per le esigenze dei cittadini e per le pari opportunità. “E’ stato un percorso -ha detto il responsabile dell’ Urp, Pietro Centolanza – che ha impegnato e arricchito tutti, anche sul piano umano, coinvolgendo l’Azienda a vari livelli. Uno staff di operatori ha stimolato e monitorato capacità e potenzialità di inserimento di Gianvito, difficoltà e progressi, interagendo con la famiglia il cui ruolo è importante per favorire il processo di responsabilizzazione di un giovane, che deve imparare a muoversi da solo e a rapportarsi con le dinamiche interpersonali di vario tipo del mondo del lavoro. Un risultato positivo quello raggiunto che ora Gianvito può mettere a frutto anche presso la nuova sede di lavoro al Distretto sanitario di Montescaglioso’’. Riflessione, valutazione e verifica sono stati i cardini di un lavoro che ha consentito di ridurre gradualmente l’impatto tra l’Azienda e Gianvito, insegnandogli a “essere e a saper fare” e a rafforzare le capacità di apprendimento, di autonomia. Un’ attenzione particolare è stata rivolta a migliorare le abilità comunicative e relazionali del giovane lavoratore. Come punto di partenza si sono considerati i bisogni, gli interessi, le aspettative ed i desideri del soggetto, al fine di determinare l’instaurarsi di rapporti interpersonali positivi che lo hanno portato a muoversi autonomamente all’interno della Asl imparajndo la dislocazione di uffici. Gianvito ha potuto così compiere progressi positivi nel rapporto con gli altri operatori e nelle funzioni quotidiane. Tra queste l’uso della fotocopiatrice, il saper riferire delle telefonate in arrivo, l’utilizzo della spillatrice e delle graffette, l’inserimento di fogli nello schedario; distinguere l’originale del documento dalla fotocopia. Per quanto riguarda la scansione temporale, Gianvito è in grado di svolgere in orari definiti (anche precedentemente concordati), azioni e compiti quotidiani a lui affidati. “Il risultato raggiunto con Gianvito – ha detto il direttore generale della Asl n.4. Domenico Maroscia- è una tappa importante nei processi di inserimento dei disabili, verso i quali l’Azienda ha posto e continua a porre attenzione nell’ambito delle possibilità e degli stimoli che vengono anche dalle istanze relative al tema delle pari opportunità. L’esperienza portata avanti in questi tre anni è un modello metodologico, che potrà servire a noi ma anche al territorio regionale per migliorare quanto già si sta facendo e si può ancora fare in questo settore’’.
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