La Uila-Uil di Basilicata esprime grande soddisfazione per i dati della ricerca del Reputation institute di New York pubblicati dalla rivista Forbes, Google Sony e Walt Disney, che vedono la Barilla al primo posto mondiale nel settore alimentare.Motivo di grande pregio è che la ricerca che ha interessato le 600 aziende più importanti al mondo ha visto la Barilla aggiudicarsi la diciannovesima posizione generale tra le aziende con la migliore reputazione, prima tra le italiane e prima in assoluto nel settore.
“La UILA di Basilicata- dichiara Gerardo Nardiello- esprime la propria soddisfazione per un’azienda che raggiunge un risultato di tale portata anche grazie al contributo del know-how di tanti lavoratori lucani che fin dal primo giorno hanno sempre lavorato per far crescere e rafforzare la presenza della Barilla sul nostro territorio”.
“La reputazione, soprattutto per un’azienda alimentare, è fondamentale per sostenere un mercato sempre più difficile e globalizzato. In un momento in cui la crisi mondiale morde le caviglie di tutte le aziende, per poter reggere ed essere competitivi occorre, come nel caso della Barilla, puntare, con forza, sull’eccellenza delle produzioni.”
Certo, se solo pensiamo che agli inizi del secolo scorso la Barilla nasce come una bottega che produceva pane e pasta ed oggi è tra i primi Gruppi alimentari italiani, leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa e dei prodotti da forno in Italia, ci rendiamo immediatamente conto come, anche in un momento storico di crisi come quello attuale, è possibile stare sul mercato e preservare, se non rafforzare, i propri livelli produttivi ed occupazionali.
“Ci troviamo di fronte ad un Gruppo- continua Nardiello- che ha avuto la capacità di radicarsi sempre più sul territorio nazionale e mondiale anche e soprattutto attraverso investimenti che hanno permesso allo stato attuale di avere 52 unità produttive nel mondo da cui escono più di 2.700.000 tonnellate di prodotti e di esportare in 125 Paesi con diversi marchi che vanno da Barilla a Mulino Bianco, da Voiello a Pavesi per arrivare ad altre decine di marchi nel mondo”.
“E’ una ulteriore dimostrazione di come il “saper fare” italiano che si basa sulla coerenza con principi e valori antichi, ma sempre attuali, riesce non solo a reggere il mercato ma addirittura ad esserne protagonista attivo”.
Necessita- conclude Nardiello- partire da queste valutazioni anche per dare nuove e rinnovate speranze al nostro territorio, coinvolgendo i grandi Gruppi presenti in regione (partendo dalla Barilla) per rafforzare, laddove possibile, la loro presenza in Basilicata, perché abbiamo sempre ritenuto, ed oggi di più, che una parte importante delle risorse di cui disponiamo, sia di provenienza comunitaria sia rivenienti dallo sfruttamento delle nostre risorse, debbano essere indirizzate a finanziarie accordi di programma con quelle aziende e quegli imprenditori che vogliano puntare sulla qualità delle loro produzioni, su quelle che vogliano misurarsi sul terreno dell’innovazione di processo e di prodotto, sui settori produttivi capaci di valorizzare e dare nuove chance alle nostre intelligenze.
Perché anche il successo della Barilla lo si deve ad una scelta che per il sindacato è strategica: quella di mettere al centro dei processi produttivi il lavoratore come patrimonio fondamentale da valorizzare”.
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