Prorogato lo stato di emergenza della diga di Muro Lucano. Lo rende noto alla stampa il sindaco, Gerardo Mariani che questa mattina ha inoltrato una nota al Premier Berlusconi, al Ministero delle Infrastrutture, al Provveditore Interregionale Opere Pubbliche di Puglia e Basilicata, al governatore lucano Vito De Filippo e a tutti i parlamentari lucani chiedendo un autorevole intervento al fine di risolvere definitivamente la questione irrisolta da anni. “Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 marzo scorso – ha detto Mariani – è stato prorogato lo stato di emergenza dell’invaso di San Pietro in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe, tra le quali rientra a pieno titolo anche quella murese. Ora è quanto mai impellente la necessità di provvedere ad effettuare, nel più breve tempo possibile, i lavori alla diga di Muro Lucano considerato che si rende necessario assicurare, per le grandi dighe poste nel territorio italiano, il compimento di tutti gli interventi di carattere straordinario ed urgente ancora in corso per superare definitivamente le situazioni di criticità”. “Eppure circa un milione e 700 mila euro- ha aggiunto Mariani- sono già stati stanziati dal Governo. Ad oggi però non vi è ombra dei lavori”. “L’unico procedimento che va avanti è quello di una società privata. Mentre il pubblico ancora una volta è latitante. Il progetto proposto consiste nella messa in sicurezza della diga di Muro Lucano e nel ripristino della centrale di produzione idroelettrica che utilizza l’energia prodotta dalle acque del torrente San Pietro sul quale è realizzato l’opera di sbarramento. La società ha avviato, presso i competenti enti deputati all’uopo e nel pieno rispetto della legislazione vigente, un procedimento – ha detto ancora il sindaco di Muro Lucano – per la riattivazione dell’infrastruttura idroelettrica. Un progetto che prevede investimenti di oltre 9 milioni di euro da espletare nel minor tempo possibile anche alla luce dello stato giuridico e di degrado in cui versa tale infrastruttura già da diverso tempo”. “Si confida nella sensibilità del Premier Berlusconi e di tutti gli enti competenti – ha concluso Mariani – per un autorevole intervento al fine di risolvere definitivamente la questione irrisolta da anni”.

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