La discussione che si aperta in questi giorni su come utilizzare l’extra gettito fiscale riguarda il futuro del nostro Paese; un Paese che ha innanzi a sé sfide molto complesse, legate innanzi tutto, alla necessità di rideclinare il proprio ruolo e la propria funzione strategica in un mondo sempre più interdipendente, veloce e complesso. Tale processo, non facile e dall’esito tutt’altro che scontato, deve necessariamente essere al centro dell’iniziativa del nostro Governo. Si tratta di ripensare l’Italia, ricollocare il nostro sistema paese in un mondo che non è più lo stesso, renderlo definitivamente parte organica di quel nuovo grande soggetto globale che è l’Unione Europea. L’altezza e la delicatezza di questa sfida comporta l’impegno ed il sacrificio di tutti. Della nostra comunità nazionale, che deve percepire più di quanto oggi accada, il senso vero della missione che abbiamo innanzi a noi. Del nostro governo, che deve proseguire senza tentennamenti sulla strada del risanamento economico e delle riforme strutturali. Dei partiti, che devono avere la forza di riformare il nostro sistema politico consolidando il bipolarismo e l’alternanza. Non è più il tempo dell’attesa sul terreno della revisione del sistema pensionistico, della pubblica amministrazione, del mercato del lavoro, così come non è più rinviabile un investimento vero sui saperi e sull’innovazione. L’Italia è all’altezza di questa grande sfida. E credo che un contributo decisivo possa venire proprio dalle giovani generazioni. Toccherà a noi infatti costruire e vivere l’Italia del domani. Quello che oggi chiediamo è che il Paese venga al più presto liberato dal macigno del debito pubblico. Non è possibile immaginare di affrontare positivamente le complesse sfide che abbiamo dinnanzi senza ripianare il nostro debito. Crediamo che chi porta la responsabilità del Governo della nazione debba avere la forza e il coraggio di incidere seriamente su questo tema, per consegnare a chi verrà dopo un Paese più sano e più capace di programmare con serenità il proprio futuro. Per questo motivo Le chiedo di prendere in seria considerazione l’ipotesi, largamente minoritaria nel dibattito odierno, diviso prevalentemente tra “aziendalisti” e “familisti”, di utilizzare il surplus di gettito fiscale esclusivamente per ridurre il debito pubblico. Come giovani di questo Paese gliene saremmo enormemente grati.
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