Sul sito dell’Ente Parco del Vulture è stata pubblicata l’ordinanza per la raccolta dei prodotti secondari del bosco. Lo annuncia l’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa.
“Lo sfruttamento sostenibile è possibile – commenta Rosa- senza depauperare il territorio e tutelando la biodiversità che contraddistingue il Parco del Vulture. Per mettere un freno ai comportamenti illegittimi è concessa la fruibilità del patrimonio castagnicolo con regole chiare che permettono, da un lato, la sostenibilità delle attività di accesso e di raccolta delle castagne e, dall’altro, un ritorno economico per i privati e le imprese del settore”.
“Di concerto con il Dipartimento Ambiente della Regione, accogliendo le istanze dell’Associazione dei castagnicoltori del Vulture – afferma il Commissario del Parco del Vulture, Francesco Ricciardi- abbiamo migliorato il regolamento sugli accessi ai castagneti, sia privati che ricadenti in aree demaniali, in modo da scongiurare tipi di raccolta operati da parte di soggetti che depauperano il patrimonio forestale del parco. Attraverso l’avviso pubblico, in piena trasparenza, si consente, a imprenditori e privati cittadini, previo pagamento di un canone, di raccogliere castagne, in un aree previamente individuate dal Parco.”
L’ordinanza n. 2/2020 che modifica la precedente n. 1 del 18/10/2018 e l’avviso sono pubblicati da oggi, 12 ottobre, sul sito dell’Ente Parco e sono stati condivisi con le associazioni di categoria per una massima diffusione. L’ordinanza prevede la possibilità per i privati, prioritariamente per i residenti nei Comuni dell’area del Parco, e per i castagnicoltori, previa partecipazione all’avviso pubblico pubblicato in uno alla ordinanza, di raccogliere i prodotti secondari del bosco in aree prestabilite dai tecnici della Regione e del Dipartimento Ambiente, nel territorio del Parco del Vulture.
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