Una lettera anonima con frasi offensive e ingiuriose, degne solo di chi non ha avuto neanche il coraggio di firmare lo scritto, è stata inviata all’indirizzo della collega Antonella Ciervo, giornalista del Quotidiano presso la redazione di Matera, “colpevole” di aver svolto il proprio lavoro di cronista, toccando evidentemente qualche nervo scoperto.
L’Ordine regionale dei giornalisti e l’Assostampa della Basilicata, nell’esprimere la piena solidarietà e la vicinanza alla collega Ciervo, che è anche membro del Consiglio regionale dell’Odg, stigmatizzano questo atto che, oltre a caratterizzarsi per la viltà dell’anonimato, costituisce l’ennesima dimostrazione di quanto questo Paese “soffra” l’esercizio della libertà di stampa. Un diritto-dovere di cronaca e di critica che, in Basilicata come in Italia, si è cercato di comprimere in vario modo. Gli organismi di categoria hanno dovuto denunciare, anche di recente, non solo casi relativi all’invio di messaggi minatori, ma anche tentativi di aggressione, perquisizioni, reprimende istituzionali, tentazioni di approvare “leggi bavaglio”. Ordine regionale dei giornalisti e Assostampa di Basilicata ribadiscono che la libertà di stampa rappresenta uno dei pilastri fondamentali della nostra Costituzione e la garanzia del diritto dei cittadini a essere informati. Un bene che dovrebbe essere difeso e tutelato da tutti quelli che hanno a cuore la democrazia di questo Paese.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.