matera-z-ind-natuzzi-sciop“Le importanti e significative dichiarazioni rese in una recente intervista da Pasquale Natuzzi, fondatore e Presidente dell’omonima industria leader mondiale nel settore della produzione dei divani e salotti, rappresentano un importante spunto per una riflessione attenta e puntuale da parte di tutti coloro che hanno a cuore il rilancio del settore e la salvaguardia dei posti da lavoro”.  E’ quanto dichiarato dal vice Presidente della III Commissione Consiliare Permanente dott. Pasquale Di Lorenzo, che ha sottolineato la necessità e l’urgenza di riempire il “distretto del salotto” di contenuti e strumenti affinché diventi un vero e proprio consorzio di imprese attraverso il coinvolgimento reale, partecipativo e propositivo di tutte le aziende operanti nel settore, comprese quelle di grandi dimensioni. “ Non possiamo non condividere le considerazioni di Natuzzi dalle quali si evincono i ritardi e le incomprensioni che hanno caratterizzato l’azione politica nazionale e regionale nell’affrontare la crisi del settore del salotto che, nel frattempo, ha assunto dimensioni di vero allarme sociale: 5.000 occupati in meno,ordini e fatturati in caduta libera, annunci a di chiusura di stabilimenti e la liste dei licenziati , dei collocati in cassa integrazione o in mobilità che si allunga sempre di più, sono dati che non necessitano di alcun commento per ben comprendere la portata della crisi. Seppure in ritardo, continua ancora Di Lorenzo, vi è il tempo per porre in essere, senza alcun indugio, precise e chiare azioni di intervento che debbono puntare ad una politica di abbattimento del costo del lavoro operando, in primo luogo, sul lato delle agevolazioni fiscali. Le ZFU ( zone franche urbane ) poi potrebbero essere un valido strumento e punto di partenza a condizione che le istituzioni locali ne comprendessero appieno l’importanza e le potenzialità. Occorre, altresì, incentivare quelle azioni che puntano all’abbattimento dei costi di produzione, alla creazione di sinergie tra gli imprenditori e alla costituzione di una centrale comune di acquisto con lo scopo di ridurre i costi per l’approvvigionamento delle materie prime. Riteniamo , conclude Di Lorenzo, che non bisogna perdere altro tempo e che sia necessario istituire e rendere operativo, da subito, un tavolo operativo per attivare tutte quelle iniziative che le imprese e , soprattutto, le migliaia di famiglie dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro si attendono oramai anni.

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