“I vincoli del patto di stabilità, che si aggiungono agli ormai cronici ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, stanno mettendo in ginocchio le nostre imprese, specie quelle edili”.  E’ l’allarme lanciato dal Presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Carrano.

 

“Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente della Regione Vito De Filippo: vogliamo – ha affermato Carrano – sollecitare la Regione Basilicata e il sistema bancario affinché assicurino i pagamenti alle imprese in tempi rapidi, attraverso la cessione pro-soluto dei crediti garantiti dalla Regione”. La Regione Basilicata, cosi come previsto dal Decreto Anticrisi, può favorire certificando il credito, le anticipazioni delle somme dovute alle imprese fornitrici della PA da parte degli istituti di credito. Ma la procedura, in referimento al Patto di Stabilità 2011, è ancora ferma.

 “Stiamo registrando tante, troppe situazioni di difficoltà da parte delle nostre imprese”. Ha continuato il Presidente di Confindustria Basilicata . “Se non si provvederà al più presto con i pagamenti temo ci possano essere gravi ripercussioni sul tessuto socio-economico” .  

Negli ultimi anni la stretta imposta dalle condizioni del Patto di stabilità interno ha esasperato il ritardato dei pagamenti della Pubblica Amministrazione e del blocco degli investimenti degli enti locali, determinando una situazione di grande sofferenza per le imprese. 

Quindi, se da un lato, è indubbio, che si debba procedere con l’allentamento dei vincoli per gli enti locali, dall’altro: “ Dobbiamo pensare – propone Carrano – anche a soluzioni alternative, che pure la legge consente, come la Regionalizzazione del Patto di Stabilità. Questa misura consente alla Regioni di gestire il proprio obiettivo insieme agli altri enti locali svolgendo un ruolo di coordinamento e procedendo, quindi, ad un’azione di compensazione e ottimizzazione delle azioni complessive di spesa e pagamento”.

 Lo strumento presenta importanti potenzialità ma a 3 anni dalla sua introduzione risulta solo parzialmente utilizzato dalle Regioni ( 9 su 19), e non è stata ancora presa in considerazione in Basilicata. Secondo uno studio dell’ANCE, l’Associazione dei Costruttori Edili di Confindustria, in Italia nel triennio 2007-2009 oltre 4,5 miliardi di euro di pagamenti avrebbero potuto essere liberati dai Comuni, senza rischio per gli enti di sforare il Patto. Perciò, se la regionalizzazione fosse stata pienamente attuata, oggi l’importo dei pagamenti comunali bloccati dal Patto sarebbe la metà: 5,5 miliardi di euro di pagamenti bloccati, contro i 10 miliardi di euro censiti dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

 

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